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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Un consiglio comunale fiume approva il piano di riequilibrio finanziario, ma la maggioranza fa scintille

Dopo quasi 11 ore di seduta, sì al documento che ora dovrà passare al vaglio della Corte dei Conti, ma è strappo definitivo con Azione Politica, il gruppo vicino al vice sindaco De Cesare

Ci sono volute quasi 11 ore di seduta in diretta streaming praticamente senza interruzioni (a parte qualche problema tecnico nel corso del quale l'assise ha bocciato la proposta della consigliera Carla Di Biase di interrompere momentaneamente), ma alla fine il piano di riequilibrio finanziario, il piano per il cosiddetto predissesto del Comune di Chieti, è stato approvato.

Un documento licenziato con 21 voti favorevoli, 1 contrario, la consigliera di Azione Pompilio di Azione Politica, e 3 astenuti, Maurizio Costa (Forza Chieti), Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco) e Giampiero Riccardo (Chieti Viva). Hanno abbandonato la seduta prima del voto i consiglieri di Lega, Udc e Fratelli d'Italia. 

Ora, spetta alla Corte dei Conti, entro 60 giorni, valutare se il piano per risanare i 78 milioni di euro di debiti dell'ente è efficace.

Le previsioni della vigilia sono state confermate. Non solo quelle sul voto, ma anche sull'andamento politico della seduta, con l'opposizione contraria al piano, il "polo Di Iorio" che ha lamentato di non essere stato coinvolto nella stesura e la "ribelle" di maggioranza Pompilio, che ha dato seguito alle parole della vigilia

E anche oggi, a farsi notare, sono state soprattutto le sue parole. L'esponente di Azione Politica, gruppo entrato in consiglio nella coalizione del vice sindaco Paolo De Cesare, ha segnato uno strappo netto con quelli che sembrano a tutti gli effetti ex alleati. Formalmente, siede ancora in maggioranza. Ma i suoi interventi lasciano presagire scelte irrevocabili. 

Pompilio ha lamentato la "mancata condivisione dei criteri alla base del piano con tutti i consiglieri, la totale mancanza di analisi e studio di misure alternative e propositive che potessero generare entrate per il Comune. Si è parlato dall’insediamento di intervenire sul piano di riscossione, ma nessuna iniziativa è stata presa. Non rinnego la volontà di aver aderito al predissesto - ha aggiunto - ma non concordo con i criteri alla base del piano di riequilibrio finanziario". 

E ancora: "Poteva essere un’opportunità di cambiamento per la città, ma è diventata solo una sentenza di condanna per i prossimi 20 anni. Sono mancate idee, il coraggio, la competenza, le risposte, la progettualità: il piano rispecchia una risposta banale e direi quasi dilettantistica". Poi, nel corso delle dichiarazioni di voto, l'affondo finale: "Voterò no, perché ho dignità e libertà a differenza di chi, per piccoli interessi personali e familiari, non ce l’ha e non può esprimere amore per la città". Una frase che suona come un macigno ed è certamente un messaggio chiaro ai destinatari. 

A prendere le difese della maggioranza, la capogruppo di Chi ama Chieti, Silvia Di Pasquale, che ha rilanciato, con un riferimento velato alla consigliera Pompilio: "A chi si è arreso prima ancora di cominciare, dico che forse non ama davvero la sua città come millantava e che forse non è degno di far parte di questa squadra". 

Il capogruppo del Partito Democratico, Filippo Di Giovanni, ha aggiunto: "Mi è difficile comprendere chi dice no, senza proporre nessuna alternativa, perché l’alternativa è il dissesto. La politica non si fa con il popilsmo, ma con la conoscenza tecnica delle dinamiche socio economiche che si mettono in campo rispetto a un arco temporale che guarda al futuro". 

Nel corso della lunga seduta, l'assise civica ha detto sì anche alla revoca dell'affidamento degli asili nido a Chieti Solidale, che dunque saranno affidati a gestori privati, con 20 voti favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto (la consigliera del Pd Valentina De Luca, che è dipendente di Chieti Solidale). 

Via libera anche al ritocco al rialzo dell'aliquota Imu, con 19 voti favorevoli, 9 contrari e 3 presenti non votanti (il gruppo di Di Iorio). 

Una seduta lunga e intensa, si diceva, dove oltre alla lotta intestina nella maggioranza non è mancata la battaglia dell'opposizione per cercare di evitare l'approvazione dei provvedimenti propedeutici al piano di rientro. 

L'assessora alle Finanze, Tiziana Della Penna, nell'esporre il documento, ha sottolineato il lavoro intenso di tutti gli uffici e in particolari di quelli del terzo settore, che negli ultimi mesi hanno lavorato alacramente, anche in smart working per alcuni casi di Covid 19. Come ha spiegato l'esponente della giunta, oltre agli aumenti già noti, si è predisposto un piano di rientro della spesa e, in particolare, di miglioramento della capacità di riscossione affidata a Teateservizi. 

La capogruppo di Fratelli d'Italia, Carla Di Biase, ha commentato come "precario e labile il piano di riequilibrio, dove gli accantonamenti sono stati trasformati in debiti". 

Gli esponenti della Lega, che anche in aula hanno spiegato le ragioni della loro contrarietà al piano, domani (venerdì 23 aprile), hanno convocato una conferenza stampa proprio sul predissesto. 

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