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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Gestione esterna degli asili nido comunali: il piano dell'amministrazione per tagliare la spesa

Nel consiglio comunale di giovedì, oltre al piano di riequilibrio finanziario, sarà discussa la delibera che prevede di l'affidamento esterno dei nidi: al momento ne è operativo solo uno

Esternalizzare la gestione degli asili nido cittadini, perché quella diretta è troppo onerosa. È una delle misure prese dell’amministrazione comunale teatina per cercare di tagliare la spesa, in vista del piano di riequlibrio, che arriverà in commissione Bilancio domani (mercoledì 21 aprile) e in consiglio comunale giovedì (22 aprile).

Il provvedimento che mira ad appaltare i nidi è stato invece discusso stamani, in una seduta fiume della prima e quarta commissione riunite insieme, sempre rigorosamente da remoto. E sarà il primo punto all'ordine del giorno del consiglio di dopodomani.

Com’è noto, attualmente la gestione degli asili nido è affidata a Chieti Solidale. Dei quattro esistenti in città, in questo momento è operativo solo Il riccio e la volpe, in via Amiterno. Ma, attualmente non in servizio, ci sono anche Pollicino, Peter Pan, La coccinella, a cui si aggiungono quello in via di ultimazione in piazza Carafa e il nuovo di Madonna del Freddo.

In questo momento finanziariamente difficile, però, il Comune ha necessità di alleggerirsi non solo dei costi, ma anche di fronteggiare il problema della carenza di personale idoneo a occuparsi dei piccoli allievi. 

Nella delibera, infatti, si prevede che la esternalizzazione degli asili nido genererà "sia un incremento delle entrate certe dovute ai canoni di concessione, che una diminuzione delle spese relative al personale, sostituzioni, derrate alimentari, utenze, manutenzione della struttura, noleggio furgoni, ecc.”.

Oltre che per ragioni di costo, nella relazione allegata al provvedimento si specifica che la concessione a una società esterna è positiva perché permette di adeguare “tempestivamente l’offerta alla domanda”, vista la maggiore flessibilità organizzativa e gestionale, che consente anche “un processo di razionalizzazione delle spese e di contenimento dei costi”. Inoltre, si legge, la gestione esterna consentirebbe di estendere l’offerta di servizi all’infanzia e all’istruzione, così da allargare la possibilità di servizi offerti alle famiglie.

L’ente ha così predisposto uno schema di concessione del servizio, il quale prevede che l'obbligo, per il concessionario, del pagamento di un canone annuale al Comune. A suo carico sono anche le spese per il personale, la manutenzione ordinaria, la fornitura di pasti, le spese per le utenze, la gestione dell’ammissione degli utenti, la riscossione delle rette e di eventuali solleciti di pagamento o insoluti.

Al Comune, invece, spetterebbe la spesa per la manutenzione straordinaria, l’istruttoria delle domande con la formulazione delle graduatorie e il calcolo delle rette individuali,

La commissione - il cui parere non è vincolante - ha votato favorevolmente, a eccezione di Fratelli d'Italia, che ha espresso voto contrario, mentre Lega e Udc si sono riservate la decisione in aula, esprimendo alcune perplessità sulla delibera così come impostata.

In particolare, il capogruppo della Lega Mario Colantonio, ha sollevato dubbi su due questioni, la fornitura di pasti come onere del concessionario e le spese di manutenzione straordinaria a carico del Comune. Ha sottolineato come, a breve, sarà affidato l'appalto di refezione scolastica al nuovo gestore. 

Nel caso degli interventi straordinari, ha sollevato il fatto che non tutti i plessi che ospitano gli asili nido si trovano in edifici nuovi e sismicamente adeguati. 

Viste le questioni già sorte in commissione, quello di giovedì, con tanti temi fondamentali per il futuro dei cittadini di Chieti, si preannuncia come un consiglio infuocato e lungo.

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