Piano di rientro, la Lega accusa l'amministrazione: "Pacco regalo di aumenti a discapito dei cittadini"
I consiglieri di minoranza puntano il dito contro le misure prese per ripianare il debito da 78 milioni di euro nelle casse comunali
"Domani si andrà in consiglio comunale e il sindaco Diego Ferrara e la sua amministrazione 'regalano' ai cittadini il primo pacco sorpresa, molto pesante, dopo i primi 7 mesi di presenza in città". Così, in una nota, il gruppo consiliare della Lega commenta il piano di riequilibrio finanziario presentato oggi, che domani sarà discusso in aula.
Dicono i consiglieri Mario Colantonio, Liberato Aceto, Fabrizio Di Stefano ed Emma Letta: "Si è conclusa una 3 giorni serrata di commissioni, dettate da fitta documentazione fornita o nella stessa mattinata della commissione, o durante o addirittura la notte precedente. Un piano di rientro finanziario che presenta numerose lacune documentali e si 'fossilizza' sull’analisi dettagliata dei debiti derivanti dal contenzioso pendente dell’ente, dando per scontato che tutte le cause esistenti verranno perse. Azioni amministrative di totale privatizzazione di servizi pubblici - accusano - dettate dalla fretta incombente e che non danno possibilità di trovare nessuna alternativa economica".
"Debiti al massimo - incalzano - equivalgono tasse al massimo per i cittadini, senza dare alcuna soluzione alla lotta all’evasione, alla cronica permanenza di rapporti creditizi in favore del Comune di oltre 66 milioni, che si limitano a considerare nella discussione generale della materia, di difficile esigibilità o addirittura prescritti. Per poter perseguire il fine di riscuotere l’importo di 15 milioni e 300 mila euro, che la procedura di predissesto adottata garantisce alle casse del Comune di Chieti, l’amministrazione del Sindaco Ferrara usa il metodo più sicuro e rapido, ma purtroppo molto doloroso per i cittadini di Chieti, specialmente per la grande crisi socio economica che si è abbattuta su tutti a causa del Covid. Le tasse - dicono i consiglieri della Lega - vengono aumentate su tutti i servizi a domanda individuale ed addirittura su tutte le aliquote Imu. Aumenti che vanno dal 21% al 33%, a discapito di tutte le categorie produttive di ogni ordine e grado, di tutte le proprietà indistintamente, terreni edificabili ed abitazioni, tassazione dei terreni agricoli ed abolizione di tutte le esenzioni ed agevolazioni, tranne che per la prima casa".