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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Dopo il taglio dell'indennità di funzione, scoppia la polemica in consiglio: "Non si può destinare al sociale"

Il presidente del consiglio Febo ha spiegato che il predissesto non consente di aprire un capitolo di bilancio per la solidarietà, per via dell'obbligo del contenimento della spesa

Continua la polemica sulle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. 

Nella doppia seduta consiliare di questa mattina, infatti, è arrivata la mozione presentata dall'Udc e sottoscritta anche da Lega e Fratelli d'Italia.

Ma il presidente del consiglio comunale Luigi Febo, dopo l'approvazione della delibera di giunta con il taglio volontario delle indennità, ha spiegato che la mozione non poteva essere accolta. 

"Il provvedimento - ha spiegato - è in contrasto con la delibera approvata dal consiglio il 29 dicembre 2020 (il predissesto), che prevede il taglio della spesa per coprire i debiti e non per altre funzioni". 

Il segretario generale Celestina Labbadia ha confermato che il ricorso al piano di riequilibrio impone la riduzione della spesa corrente. Dunque, non è possibile istituire un capitolo di bilancio per destinare il taglio delle indennità a una spesa ulteriore, "che non può trovare corrispondenza al redigendo piano di riequilibrio. L’economia - puntualizza - non può generare un’ulteriore spesa". 

Ma i promotori della mozione, poi respinta dall'assise civica, non ci stanno. E ora chiedono al presidente Febo "la convocazione di una capigruppo in cui essere edotti di ciò che ci è stato rappresentato, per poter avere ulteriori chiarimenti e trovare una soluzione che non ci faccia incorrere nel rischio di trasformare un'azione collettiva e positiva in un errore normativo”.

“Pur ritenendo che ognuno possa decidere autonomamente di come disporre della propria indennità - dicono i consiglieri di Fratelli d'Italia, Udc e Lega - le dichiarazioni del primo cittadino parlavano di una delibera con cui, lui per primo unitamente alla giunta al presidente del consiglio, si sarebbero impegnati a destinare il 7% di aumento al fondo dedicato Chieti sostiene. Pur non avendo ricevuto gli atti che fino ad ora ci sono stati negati, abbiamo ritenuto doveroso dare seguito all'impegno preso con la città e rimediare a quanto fino ad ora non fatto, prendendo esempio dalla delibera posta in atto dal consiglio con cui i consiglieri tutti si sono impegnati a destinare il 7%+7% ad attività di volta in volta concordate".

"Solo oggi apprendiamo - aggiungono - che tali cifre sono state per ora accantonate per poter decidere come essere impegnate, in vista di una scelta politica quella del predissesto da noi non condivisa. Ci sembra doveroso approfondire tale questione".

Il consiglio ha poi approvato all’unanimità il registro amministrativo per il diritto del minore alla bigenitorialità, proposto da Serena Pompilio (Azione politica), che aveva presentato anche un ordine del giorno sui vaccini, passato con 20 voti favorevoli. Hanno detto sì alla mozione del gruppo La sinistra con Diego sulla sanità e il piano vaccinale 21 consiglieri.

Nella prima parte della seduta, dedicata alle interrogazioni, è emerso invece che nel piano triennale delle opere pubbliche è previsto un progetto da 300mila euro per la realizzino di 100 nuovi loculi nel cimitero da Sant’Anna, che potrebbe in parte risolvere la carenza di posti nel camposanto

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