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Il consiglio comunale dice sì al metanodotto Larino-Chieti, ma la videocamera di un telefonino scatena il caos

Seduta turbolenta, in cui è bastato un cittadino che riprendeva l'intervento dell'assessore Colantonio a far interrompere la seduta, tra le vivaci proteste delle opposizioni

Consiglio comunale turbolento, quello di questa mattina, a Chieti, tra interruzioni contestate, riprese secondo la presidenza non autorizzate, discussioni dai decibel ben superiori alla normale dialettica politica

La seduta è stata il continuo di quella di mercoledì, interrotta per la mancanza del numero legale, con le accuse della minoranza verso i consiglieri di maggioranza. E, proprio sull’esiguo numero di partecipanti all’assemblea di due giorni fa, è intervenuto in apertura del consiglio comunale il capogruppo di Chieti per Chieti Enrico Raimondi, invitando il presidente del consiglio Liberato Aceto a difendere “la dignità di questo consiglio comunale”, dai titoli della stampa che lancerebbero un messaggio negativo, dando l’idea di consiglieri fannulloni. “Non siamo tenuti - ha rimarcato il consigliere Raimondi - a stare in consiglio comunale 18 ore”. Certo è che, non esistendo ancora la possibilità di guardare in diretta streaming le sedute, come votato proprio dal consiglio comunale due anni fa, i cittadini che non possono assistere a ciò che accade in aula chiedono di sapere chi, tra gli eletti, partecipa ai lavori, con che assiduità, o in quali modalità. 

Il presidente Aceto ha raccolto l’invito di Raimondi, promettendo “una conferenza stampa a cui vorrei partecipassero tutti i consiglieri”, per spiegare il funzionamento del consiglio comunale e chiarire alcuni particolari. Ma, d’altro canto, lo stesso Aceto non sempre mostra il pugno duro contro i comportamenti di alcuni consiglieri che, rumoreggiando, disturbano i colleghi che partecipano seriamente alle sedute o gli spettatori.

Andando avanti con la seduta odierna, l’approvazione della proroga del servizio di trasporto pubblico a cura dell’azienda La Panoramica - con corse identiche a quelle già esistenti - è stata l’occasione per discutere anche della protesta dei locali del centro, che ieri sera (giovedì 29 giugno) hanno deciso di chiudere contro l’assenza di collegamenti serali tra il Colle e lo Scalo.

Alessandro Marzoli (Pd), vice presidente della II Commissione Trasporti, Traffico e Viabilità accusa la giunta Di Primio di fare “chiacchiere e promesse sulla rimodulazione delle tratte del servizio autobus” e di immobilismo invece di una risoluzione del problema. 

In aula, l’assessore al Traffico Mario Colantonio, che ha già promesso l'attivazione di corse serali, ha spiegato di aver commissionato a La Panoramica un’indagine di mercato, per verificare chi, eventualmente, ne usufruirebbe e con che frequenza. “Ma perché - incalza Marzoli - ci sono voluti sette anni per arrivare a questa conclusione? Per ben due volte, in qualità di vice presidente della II commissione Consiliare trasporti, traffico e viabilità ho sollecitato l'amministrazione ad incontrare la società che gestisce il servizio e, nel rispetto del kilometraggio previsto, modulare le tratte urbane per venire incontro alle richieste dei residenti dei quartieri periferici e alla necessità di garantire, almeno il venerdì e il sabato, un servizio di trasporto notturno tra la parte alta e la parte bassa della città. Il tempo delle chiacchiere è finito”. Nonostante la contrarietà della minoranza, la delibera è stata approvata con 16 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti. 

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