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Al Comune la maggioranza è sempre più spaccata: sette consiglieri contestano il sindaco Ferrara

I consiglieri di centrosinistra chiedono un "cambio di passo" e contestano la fiducia all'assessore Della Penna

"La conferma dell’assessora alle Finanze è l’occasione per avviare una seria riflessione sulle future prospettive dell’amministrazione Ferrara". 

A chiderlo sono i consiglieri di maggioranza dell'area di centrosinistra Edoardo Raimondi, Silvio Di Primio, Valentina De Luca, Alberta Giannini, Barbara Di Roberto, Andrea Rondinini e Paride Pace dopo che il sindaco Ferrara ha respinto le dimissioni dell'assessore alle Finanze, Tiziana Della Penna e la successiva rinuncia alla delega della Casa da parte dell'assessore Enrico Raimondi.

"È cosa nota - dicono i consiglieri - che l’assessora alle Finanze abbia espresso la propria contrarietà netta, appoggiata da tutta la componente civica della maggioranza di cui lei è espressione, sul piano concordatario finalizzato a salvare tanto la Teateservizi quanto la tenuta finanziaria dell’ente comunale. Piano che, contrariamente alle previsioni della stessa assessora, della sua parte politica e della Segreteria generale (e di chi ne ha più ne metta) è stato omologato dal Tribunale di Chieti: si è aperto, così, l’iter procedurale che tra alcune settimane porterà all’assemblea dei creditori, tra cui siederà lo stesso Ente-Comune che, solo in tal modo, potrà recuperare quanto dovuto e finalmente accertato, scongiurando ulteriori, fatali perdite.

L’assessora alle Finanze, insieme agli Uffici finanziari,  è stata l’artefice della redazione del piano di riequilibrio approvato in consiglio comunale ad aprile 2021 dalla maggioranza, nella possibile speranza di traghettare la città fuori dall’incombente dissesto, quantificato in 78 milioni di debiti e più, certificati dalla stessa Corte dei conti, e lasciati in eredità dalla precedente amministrazione Di Primio (che, come altrettanto noto, annoverava fra le sue fila molti degli attuali consiglieri di minoranza i quali, in modo a dir poco schizofrenico, ci addossano oggi le loro responsabilità: ma si sa, questo è il solito giochino stantio a cui ci siamo ormai tristemente abituati da almeno due decenni).

È indubbio anche che l’assessora alle Finanze avrebbe dovuto svolgere un ruolo di controllo sul rispetto dei parametri di rientro previsti dal piano di riequilibrio vigilando su di esso, ma, a quanto pare, ciò non è avvenuto – nonostante le plurime attività di stimolo poste in essere in seno alla Commissione Bilancio almeno sino a un mese fa. La Corte dei conti ha ritenuto non congruo il Piano di Riequilibrio. In attesa che venga notificato il dispositivo, così da conoscere a fondo le motivazioni, le analisi e le responsabilità che la Corte ha individuato, riteniamo in ogni caso che l’assessora alle Finanze e la parte politica di cui lei è espressione (Il Polo civico legato al vice sindaco Paolo De Cesare ndr ) si debbano assumere le proprie responsabilità in modo serio, facendo ordine nelle trame degli Uffici finanziari allo scopo principale di redigere il Bilancio di previsione 2023 del Comune di Chieti entro i termini previsti. Documento di cui, sino ad oggi, non c’è alcuna traccia, quantomeno pervenuta a chi quel documento dovrebbe andare a votare in aula. Se tali tempistiche previste dalla legge non verranno rispettate, infatti, ci saranno ripercussioni gravissime per la nostra città, in primis per l’impossibilità di proseguire molteplici attività indispensabili a cittadine e cittadini.

La disorganizzazione degli Uffici finanziari, con a capo l’attuale Segretaria comunale che li dirige ad interim da settembre, è tale che, oltre ad essere in forte ritardo per la redazione del Bilancio, mette a repentaglio lo stesso piano concordatario della Teateservizi, fortemente avversato dalla stessa segreteria generale così come dall’assessora alle Finanze e dalla sua parte politica. Una contrarietà che si traduce in un continuo porre ostacoli organizzativi e amministrativi e nel disattendere in modo preoccupante scelte democraticamente espresse, replicando il giochino stantio della vecchia politica chietina. Tutto ciò fa male alla città e alla democrazia, concetto da cui alcuni, evidentemente, continuano tutt’ora a tenersi debitamente a distanza. 

Ci sono scadenze importanti che metteranno alla prova questa amministrazione tra cui, appunto, l’approvazione dei bilanci nei tempi dovuti o la gestione del cimitero, che la Teateservizi dismetterà a giugno prossimo e a cui occorre urgentemente dare un’immediata risposta operativa; se su questi temi assisteremo ancora a perdite di tempo e a decisioni a dir poco inappropriate sul piano politico e amministrativo è chiaro che verranno meno tutti i presupposti utili per proseguire una simile esperienza amministrativa".    

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