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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Universitari senza borse di studio, Stella (M5s) contro la giunta regionale: "Molti obbligati a lasciare gli studi"

L'associazione studentesca 360 gradi aveva sollevato il caso di mille idonei non beneficiari alla d'Annunzio per i ritardi nell'erogazione dei fondi

Torna ad appoggiare la protesta dell'associazione studentesca 360 gradi sui ritardi nell'erogazione delle borse di studio la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Barbara Stella.

Nei mesi scorsi, la pentastellata aveva presentato anche un'interpellanza, per chiedere alla giunta regionale di sbloccare i fondi necessari a finanziare le borse per gli idonei non beneficiari,

“Anche per l’anno 2021-2022 - accusa - la giunta regionale di centrodestra non perde occasione per lasciare i nostri studenti appesi alla speranza di potere avere o meno la borsa di studio. Nell’ateneo di Chieti-Pescara, l’università più grande e più numerosa della nostra Regione per numero di studenti, nonostante l’Adsu territorialmente competente stia cercando in tutti i modi di recuperare fondi, non potrà essere garantito il diritto allo studio a tutti gli idonei se la Regione non stanzierà le somme necessarie al più presto".

“Purtroppo - rivela Stella - mi risulta che a causa dei ritardi accumulati dalla regione lo scorso anno per coprire le borse di studio di tutti gli idonei, alcuni studenti hanno rinunciato agli studi. E quest’anno sono circa 630 gli idonei dell’Adsu Chieti-Pescara non beneficiari di borsa per mancanza di risorse. Il rischio che gli studenti debbano subire ancora attese interminabili come accaduto per l’anno accademico 2020/2021 è concreto. Se non si interviene subito rischiamo in futuro di perdere altri studenti e soprattutto a farne le spese sarà l’intero sistema universitario regionale in termini di credibilità e affidabilità”.

La normativa vigente prevede che le Regioni debbano contribuire con una somma pari ad almeno il 40% del fondo statale che quest’anno ammonta a circa 7 milioni e mezzo di euro. Pertanto, la compartecipazione della nostra Regione dovrebbe essere di un minimo di circa 3 milioni di euro, "ma ad oggi mi risulta che ne siano stati stanziati meno di un 1 milione”, puntualizza la consigliera regionale.

Da qui, un invito all'assessore Pietro Quaresimale "a lavorare concretamente per i nostri giovani per dare loro risposte immediate, attivandosi realmente nell’attuazione di una misura, come il diritto allo studio universitario, che deve essere garantito ad ogni costo e che in questi ultimi tre anni il governo regionale a guida Lega-Forza Italia-Fratelli D’Italia ha sempre relegato negli ultimi posti della propria agenda politica, nonostante il diritto allo studio sia uno dei capisaldi della nostra Costituzione che ogni amministratore pubblico dovrebbe alacremente difendere”.

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