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Chieti capoluogo della sua provincia: lettera aperta al sindaco dell'Aquila

Lettera di Cristiano Vignali al sindaco Cialente per convince il primo cittadino a votare a favore della proposta teatina delle tre province in Abruzzo, con Chieti capoluogo della sua provincia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Sono un rappresentante di una delle tantissime associazioni che si stanno mobilitando nella Provincia di Chieti in difesa della sopravvivenza della provincia teatina con Chieti Capoluogo, poiché ritengo che l'autonomia della nostra provincia sia necessaria per tutelare non solo il sistema socio - economico della Città di Chieti, ma, di tutti i 104 Comuni della sua Provincia.

Le scrivo perché lei è un membro del "Comitato delle Autonomie Locali" ( CAL ) e,  in quanto tale, da quanto si è appreso dagli organi d'informazione pare che si sia schierato contro la salvaguardia della provincia teatina ( nonostante abbia tutti i requisiti previsti dalla legge per sopravvivere, e nonostante sia di gran lunga la provincia più prospera economicamente ( con circa il 67% del Pil regionale ), dichiarandosi favorevole al suo accorpamento con quella di Pescara, che, se avverrà, decreterà di fatto il prosciugamento di tutte le risorse del territorio vestino - frentano - teatino verso la città adriatica e il definitivo spostamento del baricentro abruzzese sulla costa, con ulteriore impoverimento dell'area interna aquilana, già impoverita di risorse umane e materiali nel corso degli ultimi 50 anni, sia a causa dell'emigrazione, che dal recente terremoto.

Quindi, scusi se mi permetto di dissentire dalla sua idea di riordino delle province abruzzesi, ma mi pare alquanto illogica politicamente, perché votando contro il mantenimento dell'autonomia della provincia teatina, lei, di fatto, andrà contro gli interessi della sua stessa città e della stessa gente aquilana legata da una consolidata amicizia con noi teatini; a tal proposito, giova ricordare alcuni esempi:

 

  • Sia Chieti che L'Aquila sono due città storiche e di cultura: rispettivamente le capitali dell'Abruzzo "Citra" ( Chieti ) e dell'Abruzzo "Ultra" ( L'Aquila ).

  • Nel 1970 - 71, fu decisivo proprio il supporto politico di Chieti per salvare L'Aquila dalla perdita del Capoluogo regionale a favore di Pescara, non rendendo vano e premiando il sacrificio del coraggioso popolo aquilano che lottava per la salvaguardia del ruolo istituzionale della propria città.

  • Esiste una pluridecennale amicizia sportiva fra le due città ( gemellaggio fra le tifoserie di calcio e stessi colori sociali fra la squadra de L'Aquila Rugby e la Chieti Calcio ).

  • Tanti Teatini sia della città di Chieti, che della provincia, hanno aiutato sia moralmente, che matarialmente la Città di L'Aquila nel momento dell'estremo bisogno a seguito del terremoto del 6 aprile 2009.

 

Ne potrei citare tanti altri di episodi in cui noi Teatini siamo stati solidali con L'Aquila ed i suoi abitanti; pertanto, in questo momento, in cui una grave minaccia incombe su Chieti e la sua Provincia, molti cittadini di Chieti e della sua Provincia si chiedono, il perché dell'ambiguità della decisione del Sindaco di L'Aquila di volere la fine della Provincia teatina e del suo storico capoluogo, l'antica Teate di Achille, che se finiranno sotto Pescara, verranno depredate di ogni risorsa dai "pirati" costieri.

Egregio Signor Sindaco, a tal proposito, le pongo le seguenti domande:

  • Le sembra questo il modo di ringraziarci per avervi sempre aiutati nel momento del bisogno?

  • Perché pugnalarci alla spalle?

  • Crede veramente che facendo così farà gli interessi dei suoi concittadini e della sua città?

 

Infatti, se lei non voterà a favore del mantenimento della Provincia di Chieti, L'Aquila dopo la distruzione del maledetto terremoto di oltre tre anni fa, rischierà a breve di vedersi scippato il ruolo di capoluogo regionale dai "pirati" costieri che dopo aver depredato e annesso Chieti, non avranno più nessun ostacolo al loro nefasto delirio di onnipotenza e potranno fare ancora di più il bello e cattivo tempo in Abruzzo.

 

Pertanto,le chiedo di uscire da eventuali logiche "antistoriche" e "antipopolari" di fedeltà al partito, e di votare domani nel Cal per il mantenimento in Abruzzo di tre province con Chieti capoluogo della sua provincia, così preservando anche gli interessi di L'Aquila capitale dell'Abruzzo.

 

Infine, vorrei lanciare un appello ai fratelli aquilani, affinché sostengano in ogni modo possibile ogni iniziativa teatina tesa alla difesa della Provincia di Chieti e del ruolo di Chieti Capoluogo.

 

 

 

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