Agenzie formative, IdeAbruzzo accusa: poco impegno dalla Provincia
Intervento del direttivo sull'inattività dell'Agenzia Formativa Pubblica Provinciale. Penalizzate circa 600 persone che avevano inoltrato domanda per accedere ai corsi di formazione
Concordiamo con il vicepresidente Tavani e l’assessore Petrucci che non è il momento di strumentalizzare la “momentanea inattività” del personale delle due Agenzie formative di Francavilla al Mare e Castiglione Messer Marino. Ma purtroppo ad un anno di distanza dobbiamo registrare con disappunto che il problema non è stato né risolto e forse addirittura aggravato dall’inerzia operativa dell’amministrazione provinciale.
Ricordiamo i fatti dello scorso anno che puntualmente si sono ripetuti anche quest’anno. La Provincia di Chieti non è riuscita, e a questo punto si può ritenere che non ci abbia neanche provato, ad accreditare l’Agenzia formativa presso la Regione per poter quindi accedere a fondi europei. Eppure le figure per tale possibilità in questa agenzia sono state presenti e quindi appare evidente la mancanza di volontà in tal senso.
Ma il dato più sconcertante è l’assoluta mancanza di propositività e intraprendenza che penalizza ancora una volta e pesantemente circa 600 persone che hanno inoltrato domanda per accedere ai corsi di formazione. Tra l’altro alcuni già in itinere, come il corso di estetista al 3° anno. Eppure l’assessore Petrucci, nel corso della riunione tenutasi lo scorso gennaio a Francavilla, per le stesse problematiche, dichiarò che si sarebbe impegnato in tal senso. E riteniamo che l’Intesa sottoscritta fra la Regione e le quattro Province nulla di positivo abbia ancora portato anche tenendo conto della reale situazione occupazionale e quindi della necessità di ricevere formazione qualificata per poter pensare di accedere al mondo del lavoro.
Ancora una volta, pur riconoscendo i buoni propositi, la burocrazia e la farraginosità delle azioni messe in campo rappresentano il vero ostacolo alle azioni necessarie al mondo reale che invece si muove in maniera molto più rapida e certa.
Ricordiamo anche che per il patto di stabilità lo scorso anno fu possibile una deroga dal Ministero competente perché il capitolo era già finanziato, e a questo punto pare penalizzante e frustrante riscontrare che dell’esperienza fatta non si è fatto tesoro.
Alcuni dati necessari: nel 2012 sono stati qualificati 200 allievi; oggi ci sono 600 iscrizioni per 13 corsi e una disponibilità finanziaria di €700.000,00. L’affitto annuo della struttura costa alla comunità, anche se chiusa, €150.000,00.
Ci auguriamo una rapida risposta a coloro che aspettano di poter accedere a tali corsi.