Ricette della tradizione: 'ndroccioloni al sugo di cinghiale
Sono la versione vastese dei rintrocili frentani, pasta all'uovo lunga realizzata con la chitarra
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Categoria
Primo
Ingredienti
vino rosso corposo
1 carota
1 cipolla piccola
1 costa di sedano
2 foglie di alloro
pepe
rosmarino
bacche di ginepro
Procedimento
Dopo aver impastato e dato forma alla pasta, con la classica chitarra, va preparato il sugo, a base di carne di cinghiale, marinata per tutta la notte con vino, cipolla, sedano, carota, rosmarino, qualche bacca di ginepro da schiacciare, alloro, salvia, sale grosso e olio extravergine d’oliva.
Una volta marinata, si scola il liquido e la carne va posizionata in una grossa pentola, in cui si fa stufare per 5 minuti, eliminando i liquidi che rilascia. Nel frattempo, in una casseruola si fa rosolare un soffritto misto, a cui poi si unisce la carne di cinghiale. Una volta evaporata vanno aggiunti pomodoro, sale, pepe, macinato fresco e rosmarino. La cottura va avanti per un paio d’ore a fuoco lento, fin quando la carne risulterà tenera.
La ricetta
Si chiamano ‘ndroccioloni e sono la versione vastese dei rintrocili frentani. Si tratta di un tipo di pasta all’uovo lunga, realizzata con la chitarra, di sezione quadra e dello spessore di circa 4 millimetri. Vanno conditi rigorosamente con il ragù, meglio se di cinghiale.
Si chiamano ‘ndroccioloni e sono la versione vastese dei rintrocili frentani. Si tratta di un tipo di pasta all’uovo lunga, realizzata con la chitarra, di sezione quadra e dello spessore di circa 4 millimetri. Vanno conditi rigorosamente con il ragù, meglio se di cinghiale.