Asl, Zavattaro: «Il nuovo ospedale non è un'esclusiva di Lanciano»
Il Direttore generale dell'Asl interviene sulla collocazione del nuovo presidio, dopo l'incontro del Sindaco di Lanciano al Ministero: "Asl e Regione giocano a carte scoperte; collaboreremo con le istituzioni"
Dall'incontro del Sindaco di Lanciano Mario Pupillo al Ministero della Salute a Roma, è emerso che nessuna legge al momento impedisce al nuovo ospedale di Lanciano di sorgere nel sito del "Renzetti", l'attuale nosocomio.
"Queste informazioni - ha spiegato il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro - confermano che sul nuovo ospedale di Lanciano la Asl e la Regione Abruzzo hanno sempre giocato a carte scoperte, rappresentando la situazione in maniera corretta e veritiera".
"E’ stata anche confermata la disponibilità di una parte dei soldi necessari per la realizzazione della struttura - ha continuato il manager - come pure l’assenza di vincoli nella programmazione, che quindi rendono concreta la possibilità di costruire un ospedale da 300 posti letto. Le fonti ministeriali, quindi, hanno rassicurato il Sindaco sulla veridicità di quanto abbiamo cercato di chiarire da diverse settimane".
Zavattaro aveva puntualizzato diverse settimane fa finanziamento da 105 milioni di euro che il previsto, non si sarebbe potuto utilizzare, come erroneamente compreso dall'amministrazione lancianese, per allargare l'Ospedale "Renzetti", ma esclusivamente per costruire un presidio ex novo, che sarebbe potuto sorgere in Val di Sangro.
"E’ altresì chiaro - ha continuato il direttore generale - che per avviare l’opera occorrono risorse aggiuntive da reperire attraverso formule di autofinanziamento che prevedano anche la dismissione del patrimonio immobiliare. E’ importante, ora, individuare un sito congruo per un ospedale di valenza comprensoriale, proiettato verso le aree interne, in modo da esprimere un’offerta assistenziale complementare a quella di Atessa e garantire un’assistenza adeguata ai cittadini del Sangro-Aventino che in passato gravitavano su Casoli".
In ballo dunque non c'è una piccola struttura sanitaria, ma un moderno ospedale di dimensioni medio-grandi che può diventare punto di riferimento per un’ampia parte della provincia di Chieti. "Per questa ragione il sindaco di Lanciano deve comprendere l’importanza di discutere e condividere le scelte con il sindaco di Atessa e con gli altri sindaci".
A questo proposito Zavattaro convocherà un nuovo incontro con tutti i sindaci per arrivare insieme a una decisione condivisa. "Auspico - ha concluso - nell’interesse dei cittadini di Lanciano e delle altre aree della Frentania e del Sangro-Aventino, che tutte le parti interessate abbandonino tatticismi, veti incrociati e punti di vista decisamente miopi sul problema, per realizzare in tempi rapidi un ospedale all’altezza dei bisogni espressi dal territorio".