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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il lupo di Vasto e San Salvo che allarma residenti e turisti finisce sulle cronache internazionali

Mentre i residenti di contrada San Tommaso pensano ad una petizione per incitare alla cattura, la vicenda del mordace animale appare sui giornali di Germania, Inghilterra, Grecia, Francia e persino India

È da quasi tre mesi che si rende inafferrabile, facendosi beffe dell'imponente task force che dovrebbe catturarlo: come un fantasma fa la sua apparizione e poi svanisce, morde a piacimento chi trova sul suo percorso e resta impavidamente immobile davanti a più di 10 esseri umani che lo guardano impauriti proteggendosi dietro una ringhiera.

Il lupo, o meglio la lupa, di Vasto e San Salvo inizia ad assumere i connotati di un ricercato speciale, a cui però manca sul capo la scritta "dead or alive" (vivo o morto). Un cartello che apporrebbe Giovanni Todaro, l'esperto giornalista e scrittore che ha individuato il genere  dell'animale e dichiarato, senza mezzi termini, che ogni ritardo nell'abbattimento dell'animale «comporterà rischi di conseguenze anche penali per i responsabili».

Alla voce di Todaro si aggiunge quella di Dino Rossi, portavoce del Cospa (comitato spontaneo allevatori) Abruzzo, che critica invece i ritardi nell'eseguire e rivelare le analisi del DNA dell'animale dopo il prelievo effettuato in seguito all'ultima aggressione: un esito di cui non si conoscono i tempi ma che normalmente in casi d'urgenza viene reso noto entro 48 ore. Lo stesso Rossi giunge a sospettare che «un confronto del DNA dei lupi in circolazione oggi con quelli autoctoni di un tempo potrebbe rivelare che gli esemplari attualmente in giro siano frutto di un'immissione sul territorio italiano di un’altra specie più aggressiva che abbia compromesso la specie autoctona, resa protetta».

Insomma, gli addetti del settore vogliono sapere quale sia la vera natura dell'animale, ma vogliono anche tutelare la salute di cittadini e turisti e a tal proposito Todaro e Rossi all'unisono chiedono perché non siano stati sistemati cartelli di pericolo o di allerta per i turisti nelle aree interessate dalle aggressioni, soprattutto quando, di aggressioni, se ne sono verificate ben 11.

E intanto, nonostante i primi cittadini di Vasto e San Salvo abbiano dichiarato che la vicenda non ha ricadute sul turismo, il video divenuto virale che mostra la lupa fronteggiare decine di persone inizia a far paura: alcuni residenti di contrada San Tommaso a Vasto marina, dove l'animale è comparso più spesso e dove potrebbe trovarsi la sua tana, vorrebbero addirittura portare avanti una petizione per incitare le autorità preposte alla cattura dell'animale.

Una tragica telenovela, quella della lupa di Vasto, che è prima approdata sulle cronache locali, poi regionali, in seguito nazionali... e che infine è inevitabilmente comparsa su quelle internazionali: della "lupa di Vasto", infatti, ora si parla addirittura in Germania, Inghilterra, Grecia, Francia e, sembra, persino in India.

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