Le storie di Moro Masawoud e del piccolo Filippo protagoniste nella Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace
Nell'evento “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace” all’Auditorium del Museo Universitario di Chieti in piazza Trento e Trieste
Due storie davvero particolari protagoniste all’Auditorium del Museo Universitario di Chieti in piazza Trento e Trieste nelll’evento “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace” sabato 6 aprile alle ore 17:30. Sono quelle di Moro Masawoud, giocatore del Chieti attualmente infortunato ma che ha gli occhi addosso anche di club di B (il Lecco in particolare) e del piccolo Filippo D'Alessandro.
Una storia particolare fra tutte è quella di Moro Masawoud, attualmente giocatore del Chieti calcio la cui storia è un grande segnale di riscatto attraverso lo sport. Arrivato in Italia, a Palermo, con un barcone e con un sogno: giocare a calcio. E tutto inizia a Partinico nell'accademia per talenti internazionali fondata da Francesco Tola, un insegnante che fa anche il dirigente sportivo. Or aè un calciatore già affermato e con ampi margini di crescita, perno del Chieti ma con un futuro già scritto nelle categorie superiori.
C'è poi un'altra storia del tutto particolare e con lieto fine che ha fatto il giro delle cronache nazionali, in tv, sul web e sulla carta stampata. E' quella di un giovanissimo calciatore. La squadra del cuore, la forza di urlare quel nome quando ti risvegli dal coma a 13 anni perché colpito da un fulmine mentre giocavi a pallone: questo è accaduto al piccolo Filippo D’Alessandro del River 65, che magari un domani sarà un professionista ma che ora si divide tra sport e studio dopo la disavventura che lo ha visto sfortunato protagonista
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Un momento di incontro e dibattito voluto dal Club per l’UNESCO di Chieti e dal Centro Studi Sport e Valori per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che cade ogni anno proprio il 6 aprile, giorno in cui ricorre anche l'anniversario del tremendo sisma a L'Aquila. Un’occasione per celebrare, per il terzo anno consecutivo, chi, attraverso lo sport, è riuscito a incarnare i valori della pace, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. In un momento storico molto particolare come quello attuale, segnato da guerre profonde anche a pochi chilometri dall’Europa, l’appuntamento di Chieti ha una valenza anche più significativa per le storie raccontate.
Un pomeriggio ricco e inteso dunque in un incontro che ha come relatori: Cinzia Di Vincenzo, Presidente Club per l’UNESCO Chieti; Luigi Milozzi, fondatore del Centro Studi Sport&Valori e Francesca Di Giuseppe blogger di Postcalcium. Nell’occasione, alla presenza della madrina dell’evento, la campionessa olimpica di ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio.