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Treno in Val di Sangro: "Mancano 19 milioni per completare la tratta Fossacesia-Castel di Sangro"

L'opera incompiuta al centro del convegno a Perano organizzato da Azione Chieti con i sindaci del territorio. Istituito il comitato permanente di monitoraggio per sollecitare Regione e Governo

Va completato a tappe il progetto della ferrovia tra la stazione Rfi di Fossacesia e Castel di Sangro, essenziale e strategico per la Val di Sangro, territorio che produce i due terzi del Pil regionale. Di questo si è parlato nel convegno “Sangro Express-Il treno che serve alla Val di Sangro” tenutosi sabato nella sala polivalente del Comune di Perano su iniziativa di Azione provinciale Chieti. Lo scorso 11 luglio Tua e Regione fecero una corsa prova da Archi a Villa Santa Maria, con l'obiettivo di riaprire la tratta nella valle a scopo turistico. Ma bisogna fare in fretta e prendere impegni precisi per portare a compimento le opere.

“Dopo 45 anni dall’inizio dei lavori e 115 milioni di euro spesi – fa il punto della situazione il segretario provinciale di Azione, Giovanni Luciano - abbiamo un raccordo ferroviario funzionante, dalla stazione Rfi di Fossacesia allo svincolo di contrada Saletti di Atessa (Sevel); poi una incompiuta, rappresentata dal nuovo binario che costeggia la Fondovalle Sangro e che va dallo svincolo di contrada Saletti fino alla stazione della Tua, ora in disuso, di Archi; molte opere realizzate/in corso di realizzazione e progetti non definitivi sul tracciato che va dalla stazione di Archi a quella di Villa Santa Maria; una situazione di ipotesi progettuali e poco più da Villa Santa Maria a Castel di Sangro. Una situazione indegna sulla quale il mio partito, visto l’immobilismo dell’opposizione e della maggioranza regionale ha deciso di farsi carico”.

Per Azione la linea ferroviaria incompiuta va considerata in quattro tratte distinte: Fossacesia/Saletti, Saletti/Archi, Archi/Villa Santa Maria e Villa Santa Maria/Castel di Sangro. Il primo tratto, lungo 10,6 chilometri, attualmente manca della linea aerea elettrica, delle stazioni intermedie, degli attraversamenti e dei sistemi di segnalamento e sicurezza. “Per completare la prima tratta è stato stimato in un importo da finanziare in 4 milioni e per la seconda 1 milione con una tempistica totale per entrambi di 24 mesi. Con altri 3 milioni di euro e 30 mesi si potrebbe arrivare fino a Villa Santa Maria da Archi. Con una somma totale di soli 7 milioni, anche meno se si scegliesse una versione light dell’opera, si aprirebbe la Fossacesia-Villa Santa Maria. Per la restante parte, fino a Castel di Sangro, ci vorrebbero altri 11 milioni e 40 mesi”, spiega in dettaglio Luciano, “i cittadini della Val di Sangro, con le sue grandi imprese, necessitano e meritano questo investimento infrastrutturale, meritano sviluppo. La cifra è irrisoria, a fronte anche delle risorse spese finora. Ma bisogna procedere a tappe, senza aspettare che l'opera venga completata tutta. Azione promuoverà un comitato di monitoraggio permanente e una raccolta firme affinché quest’opera diventi una priorità nella programmazione regionale e nazionale. Dal Treno della Valle di anni fa dobbiamo capire che serve il treno per la valle”, conclude Luciano.

“Si fa un gran parlare di tutela dell’entroterra, delle comunità montane, dei luoghi della produzione e dell’efficienza, del collegamento della montagna alla Costa dei Trabocchi e poi si assiste al completo abbandono di un luogo come la Val di Sangro. Una tratta dalle potenzialità enormi sia turistiche, pubbliche e commerciali - afferma Raffaele Bonanni, componente della segreteria nazionale di Azione - La cosa che più mi stupisce e che questa infrastruttura che rientra in parte anche nella Zes, non sia stata presa in considerazione tra gli interventi inseriti nel Pnrr. Tutto ciò mi lascia purtroppo credere che questo territorio manca di rappresentanza a tutti i livelli e che la Regione Abruzzo pensi ad altro, quantomeno ad altri territori. Da parte nostra ci impegneremo affinché si possano trovare le risorse per portare a termine un’opera che attendiamo oramai da troppo tempo. Nei prossimi giorni daremo seguito all’istituzione formale del comitato e chiederemo un incontro al presidente della Regione Abruzzo”.

All'incontro hanno partecipato i sindaci di Perano, Gianni Bellisario, Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, Atessa, Giulio Borrelli, Archi, Nicola De Laurentis, Paglieta, Ernesto Graziani, Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, Montelapiano, Arturo Scopino, che è anche vicepresidente della Provincia di Chieti, e di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell'Aquila. I primi cittadini si sono detti favorevoli ad aderire al comitato di monitoraggio. Presenti anche l'ex eurodeputata Daniela Aiuto (Azione) e il consigliere regionale Silvio Paolucci (Pd), il quale ha ribadito come “le risorse per completare l'opera ci sono. C'è la volontà politica?”.

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