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Ancora pasti da casa al ritorno dalle vacanze natalizie: la ripresa della mensa scolastica slitta di almeno una settimana

Il servizio, stando alle rassicurazioni che arrivano dal Comune, dovrebbe ripartire il 15 gennaio, fino al mese di marzo, ma non ci sono ancora certezze su cosa accadrà fino alla fine dell'anno

Il servizio mensa torna nelle scuole di Chieti, ma non dal primo giorno dopo le vacanze di Natale e, terminati i due mesi per cui è stata trovata la copertura economica, non è chiaro se famiglie e bambini dovranno tornare ad abituarsi al pranzo al sacco. È quanto emerso nel corso della commissione Pubblica Istruzione riunitasi ieri mattina, nel corso della quale si è parlato del 15 gennaio come giorno per far tornare i pasti caldi nelle scuole, sebbene temporaneamente.

Nel consiglio comunale dello scorso 27 novembre, infatti, era stato approvato un emendamento del presidente Luigi Febo, che proponeva una variazione al Documento unico di programmazione e al bilancio stabilmente riequilibrato pari a 234.610 euro. Una somma utile a coprire i costi della refezione scolastica dall'8 gennaio al 4 marzo, "compatibilmente con i tempi di esperimento di una gara per l’affidamento".

"Dopo che l’emendamento presentato in aula sulla mensa scolastica aveva trovato l’unanimità per far ripartire il servizio l’8 gennaio - punta il dito la consigliera di Azione Politica Serena Pompilio - oggi si è appreso che la refezione non partirà prima del 15 gennaio. Ma come si fa a vantarsi di aver trovato una soluzione sbandierandola e poi smentirsi pochi giorni dopo?":

"Dopo un appalto mensa - incalza - dopo 2 anni di ricorsi, dopo una revoca dell’appalto illegittima, dopo soldi su soldi buttati al vento, oggi si scopre che il Comune intende procedere per soli 3 mesi con una procedura negoziata  che sicuramente sarà impugnata. Perché procedere con una procedura di questo genere esponendo il Comune a ulteriori ricorsi? Già pende un giudizio di ottemperanza con richiesta di risarcimento in capo al Comune per circa 230 mila euro; anche questa volta la notizia è stata appresa dalla stampa ed è stata ben celata ai consiglieri la notizia dall’amministrazione Ferrara facendo ancora una volta da baluardo alla trasparenza".

Ma c'è un altro nodo di non poca rilevanza su cui l'amministrazione deve dare garanzie alle famiglie degli alunni: "Al momento, non ci sono ancora certezze sul servizio da marzo a giugno. 

"Quindi - prosegue Pompilio - il servizio ripartirà, se ripartirà, per 40 giorni e poi il nulla per ripartire a settembre. Il tutto mentre litigano per un assessorato agli Affari legali ancora in sospeso. Una amministrazione che brancola sempre di più nel buio sul tema mense con i cittadini che ne pagano le conseguenze e ne pagheranno ancora con giudizi che vedranno il Comune soccombente ancora e ancora".

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