rotate-mobile
Attualità

Torna la mensa nelle scuole di Chieti, ma solo per due mesi: trovate le risorse per coprire i costi da gennaio a marzo

Il consiglio comunale ha approvato un emendamento del presidente Febo, che propone una variazione al Documento unico di programmazione e al bilancio stabilmente riequilibrato pari a 234.610 euro

I bambini delle scuole di Chieti potranno tornare a usufruire del servizio mensa, ma solo per due mesi, a partire da gennaio e fino a marzo. È l'effetto dell'emendamento firmato dal presidente Luigi Febo, approvato dal consiglio comunale riunito ieri in sessione bilancio.

Il documento approvato mira al reperimento di risorse per garantire il servizio di refezione scolastica per un periodo di due mesi, dal rientro dopo le vacanze di Natale, lunedì 8 gennaio 2024, fino al 4 marzo, compatibilmente con i tempi di esperimento di una gara per l’affidamento.

L'emendamento propone una variazione al Documento unico di programmazione e al bilancio stabilmente riequilibrato pari a 234.610 euro. "La cifra - spiega il presidente del consiglio comunale Luigi Febo - servirà a coprire due mesi di servizio, da gennaio a marzo, nelle more dell’espletamento di un affidamento in concessione pluriennale a una ditta esterna, con l’obiettivo, che l’amministrazione non ha mai archiviato, di assicurare un servizio mensa accettabile a tutti i bambini. Una priorità che in questo modo ci consente di dare sfogo anche al valore che il cibo ha anche a livello formativo e nonostante le difficili condizioni in cui versa l’ente, che avevano costretto l’amministrazione a soprassedere sulla riattivazione nella prima parte dell’anno scolastico. Grazie anche al lavoro della dirigente Angela Falcone, l’emendamento apre una strada che speriamo di poter percorrere fino in fondo, per ripristinare la mensa con un costo che tiene conto delle mutate condizioni e della necessità di intervenire e con un’impostazione che comunque consente di tutelare le fasce più deboli ed economicamente in difficoltà, attraverso la valutazione dell’Isee per la determinazione delle fasce di contribuzione, con tariffe che vanno dall’esenzione al massimo di 5 euro. Approvato l’emendamento sarà cura degli uffici concretizzarlo al più presto, in modo da stare nei tempi che ci siamo prefissi”.

“Una buona notizia – commentano il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alla Pubblica istruzione Teresa Giammarino – che comunicheremo quanto prima anche a genitori e dirigenti, con i quali abbiamo avuto un costante rapporto in questi mesi, al fine di trovare una soluzione alternativa che abbiamo agevolato in ogni modo. La richiesta del servizio è legittima, la condizione di difficoltà del Comune è la ragione che ci ha impedito di ripartire a settembre. La variazione proposta trova ora capienza nel bilancio stabilmente riequilibrato e non possiamo che essere felici di sostenerla, per tornare a dare a famiglie e bambini quanto necessario perché possano mangiare nella propria scuola. Ringraziamo gli uffici per l’elaborazione dell’ipotesi approvata in consiglio, che confidiamo di poter concretizzare nei tempi indicati, in modo che al rientro dalle vacanze di Natale la mensa sia concretamente ripartita”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torna la mensa nelle scuole di Chieti, ma solo per due mesi: trovate le risorse per coprire i costi da gennaio a marzo

ChietiToday è in caricamento