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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Passa con i soli voti della maggioranza il bilancio in consiglio comunale

Nella tarda serata di lunedì il consiglio comunale di Chieti ha approvato il bilancio stabilmente riequilibrato per dissesto. Ferrara: "Questo è un impegno per risollevare Chieti". La seduta si è aperta con un minuto di rumore contro la violenza di genere

Passa a Chieti il bilancio stabilmente riequilibrato per dissesto: nella serata di lunedì 27 novembre il consiglio comunale ha approvato con i voti della sola maggioranza il documento con il triennale e il documento unico di programmazione. La minoranza ha lasciato l’aula prima del voto.

Il consiglio comunale di Chieti ha approvato il programma triennale delle opere pubbliche sempre con i voti favorevoli della maggioranza. Anche il ripristino mensa è passato quasi all'unanimità con 26 favorevoli, 2 astenuti e un presente non votante. 

Il sindaco Diego Ferrara, nel ringraziare tutti gli assessori, e gli altri componenti della giunta, ha voluto sottolineare la coplessità della costruzione del bilancio 2023/2025 "che rappresenta una demarcazione netta fra il passato, l’immediato e il futuro della città. Rappresenta la consapevolezza di un’amministrazione locale che con l’impoverimento generale della società, con le sempre più evidenti ristrettezze delle finanze statali, con le accresciute esigenze e richieste di servizi da parte dei cittadini in conformità degli standard occidentali, sa che deve rendere virtuoso il rapporto fra entrate e uscite, sapendo anche che nessun errore gli sarà perdonato".

"Quando si approva un bilancio preventivo - ha proseguito il sindaco - si approvano le aspettative di una città.Una città che oggi, come tante altre, sempre più numerose, risente del fenomeno della decrescita socio-economica e che con l’aumento dell’età dei suoi abitanti, la diminuzione della parte attiva della popolazione, con la vecchia classe media che si impoverisce e con l’avanzare del lavoro povero e non specializzata, è una città fragile. Questa amministrazione ha portato avanti un lavoro quotidiano di ricostruzione democratica per dare risposte politiche ed economiche a tutti i cittadini, soprattutto ai più vulnerabili, cercando di rispondere alla protesta e alla rabbia comprensibili con la forza della persuasione, della razionalità e della progettualità che abbiamo messo in campo in questi tre anni di governo di Chieti e che presto diventerà visibile anche nelle opere che abbiamo messo in cantiere per guardare a un futuro migliore, nonostante le premesse e la tragica situazione dei conti che ci siamo trovati nelle mani. E questa ricostruzione democratica può essere espressa anche attraverso il linguaggio freddo dei numeri, perché in bilancio, la salvaguardia degli equilibri con le caratteristiche di universalità, unità e integralità che lo accompagnano, è un linguaggio formale ma assolutamente limpido per narrare l’azione politica di un’amministrazione. Le scelte fatte vanno incontro alla nostra volontà sentita e seria di costruire con le opere e la loro messa in sicurezza, quegli spazi di dialogo, di convivenza, di serenità in cui trovare la risposta democratica alle esigenze del bene comune".

Un minuto di rumore in apertura

La seduta di ieri si è aperta con un minuto di rumore contro la violenza di genere. In aula è andata in scena l’adesione alla mobilitazione dei consigli comunali d’Italia con l’adesione del presidente del consiglio di Chieti, Luigi Febo, unico in Abruzzo a firmare il documento che ognuno ha letto in aula, dopo la morte di Giulia Cecchettin. Ieri sera è stata la volta di Chieti.

“Ogni comunità deve essere un luogo sicuro e solidale per le donne – ha sottolineato Luigi Febo - , una volontà doverosa dopo la morte di Giulia Cecchettini e dopo le 103 vittime di femminicidi che da gennaio a oggi abbiamo avuto in Italia.  Ho deciso di aderire alla mobilitazione dei colleghi presidenti, perché il Consiglio è l’organo che più rappresenta la comunità ed era dunque necessario che avesse un’iniziativa propria, da coniugare a quella degli esecutivi. Il nostro Consiglio comunale accoglierà le istanze che andranno in questa direzione, alcune riguardano la migliore conoscenza del fenomeno, altre la dotazione alla città di strumenti per affrontare capillarmente non solo temi che riguardano la violenza, ma anche tematiche inerenti l’inclusione, la parità, la sicurezza di tutti. Insieme dobbiamo lavorare per creare una comunità che promuova il rispetto reciproco, l'uguaglianza e la solidarietà. Serve una cultura nuova, che comincia anche da gesti come il nostro minuto dedicato a Giulia e alla lotta contro la violenza di genere. Ma servono anche leggi e politiche concrete, per cui, oltre il Governo è indispensabile coinvolgere la Regione, agevolando una legge per l’educazione e la formazione e il Comune, attraverso tutti gli strumenti capaci di recepire e fare arrivare alle famiglie e a i soggetti a rischio, la conoscenza della rete che è già operativa e gli interlocutori attivi quotidianamente sul fronte della tutela, nonché gli enti preposti a intervenire caso per caso. Sono lieto che il consiglio comunale di Chieti abbia confermato la sua adesione”.

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