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"Nessun investimento per l'ospedale di Vasto": le accuse della consigliera regionale Bocchino (Lega) contro la Asl

L'esponente del centrosinistra attacca il direttore generale Schael che, a suo dire, prevederebbe interventi solo per le altre strutture sanitarie della provincia

"Le decisioni che sta assumendo la dirigenza della Asl Lanciano Vasto Chieti non possono che destare perplessità". È l'accusa della consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino, in merito all'ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.

"Nonostante gli sforzi e l’impegno dell’assessore Verì - dice - l’operato del direttore Schael denota una mancanza di visione sulla gestione sanitaria del nostro territorio e sulle priorità di intervento, a meno che non sia frutto di una precisa volontà o di una profonda antipatia vero la città di Vasto dal momento che non le riserva quanto giustamente fa per altre realtà. Tre anni di immobilismo in cui si è tirato a campare, nei quali siamo stati sempre in prima linea a chiedere personale per il San Pio, che è stato, grazie a chi lo dirige, l’unico ospedale della provincia a non accusare problemi in emergenza Covid".

"Abbiamo continuamente sollecitato interventi di manutenzione - incalza Bocchino - abbiamo appoggiato le richieste di interventi migliorativi e ci siamo sentiti sempre rispondere che non ci sono soldi. E invece si sono giustamente fatti investimenti per l’ospedale di Atessa e 3 milioni di euro per il distretto sanitario di San Salvo. Per l’ospedale di Vasto, però, in tre anni solo 200mila euro. Eppure è l’ospedale del territorio, con un bacino di utenza notevole, un presidio di confine indispensabile. Di fronte alla carenza di anestesisti, ortopedici, neurologi e quant’altro, con una delibera del 31 marzo il direttore generale ha deciso di stipendiare a 6mila e 500 euro al mese un chirurgo plastico che eseguisse interventi nell’unità operativa di Chirurgia Senologica dell’ospedale Bernabeo di Ortona per tre accessi al mese. E per Vasto? Nulla", dice Bocchino.

"Per tutte queste ragioni e consci della centralità del ruolo del nosocomio vastese - prosegue - torniamo a sollecitare con forza il direttore Schael a non usare il paraocchi, a guardare alle necessità sanitarie di una intera comunità, perché se i soldi si trovano, e ne siamo felici, per presidi di certo minori si possono e si devono trovare per un ospedale dell’importanza del San Pio. Né può essere addotta a giustificazione la paventata costruzione del nuovo ospedale vastese, che poi sarà più vicino a San Salvo, usata come scudo di fronte ai giustificati attacchi alla gestione della Sanità nel teatino, visto che non ci risultano atti concreti neppure in quella direzione".

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