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Martedì, 30 Aprile 2024
Università

Lo scrittore Javier Cercas nuovo membro onorario del corpo accademico dell’università “d’Annunzio”

La cerimonia di conferimento si è tenuta sabato 24 giugno nel palazzetto dei Veneziani alla presenza del rettore Stuppia

Lo scrittore spagnolo Javier Cercas è il nuovo membro onorario del corpo accademico dell’università “Gabriele d’Annunzio”.

L’ambita onorificenza gli è stata consegnata sabato 24 giugno nel palazzetto dei Veneziani a Chieti direttamente dalle mani del rettore, Liborio Stuppia, alla presenza delle autorità accademiche.

La cerimonia si è aperta con i saluti istituzionali e con una presentazione dell’opera dello scrittore a cura del professor Marcial Rubio Árquez, ordinario di letteratura spagnola presso la “d’Annunzio”. Javier Cercas ha poi dialogato con il suo traduttore italiano, Bruno Arpaia (vincitore del premio Gregor von Rezzori edizione 2023), con il giornalista Oscar Buonamano e con la docente di letterature comparate Valentina Sturli.

Lo scrittore ha ricordato il suo percorso universitario come docente di filologia nell'università di Girona e la sua prima visita in Italia, all'età di 15 anni a Rimini. L'evento di sabato scorso è stato realizzato in collaborazione con SquiLibri - Festival delle narrazioni a Francavilla al Mare dove ha presentato il suo libro "Colpi alla cieca".

Javier Cercas, classe 1962, laureato in filologia ispanica e per molti anni docente di Letteratura all’università di Girona, è uno scrittore, giornalista di El País e saggista di fama internazionale. Alcune delle sue opere romanzesche più importanti, come Soldati di Salamina (2001), Anatomia di un istante (2009, Premio Salone Internazionale del Libro di Torino) e Il sovrano delle ombre (2017), affrontano il tema della guerra civile spagnola e il trauma della pluridecennale dittatura franchista nella penisola iberica. Javier Cercas si è misurato anche con il genere del non-fiction novel con L’impostore (2014) e del thriller con la trilogia composta da Terra Alta (2019), Indipendenza (2021) e Il Castello di Barbablù (2022). La sua opera è tradotta in più di venti lingue. Nel 2020 ha ricevuto a Pescara il Premio Flaiano.

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