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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casalbordino

Strage del 2020 alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, disposta una perizia super partes per accertarne le cause

La consulenza presentata dalla difesa dell'azienda risulta diametralmente opposta a quella effettuata dalla procura, il 12 ottobre ci sarà il conferimento al perito terzo

Sarà necessaria una super perizia per accertare una volta per tutte le cause dello scoppio avvenuto nel dicembre 2020 nella fabbrica Sabino Esplodenti di Casalbordino, quando persero la vita Nicola Colameo, 45 anni di Guilmi, Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino e Paolo Pepe, 45 anni di Pollutri.

Il giudice per le indagini preliminari, Anna Rosa Capuozzo, nel corso dell'udienza preliminare tenutasi nella mattinata di oggi, martedì 3 ottobre, nel tribunale di Vasto per l'esplosione del 2020, ha infatti autorizzato una terza consulenza super partes e individuato il superperito che dovrà svolgerla.

La terza consulenza si rende a questo punto necessaria perché la perizia inoltrata questa mattina dalle difese della Sabino esplodenti sostiene che ci sarebbe stata imperizia da parte dei tre lavoratori poi deceduti nell'esplosione, ed è diametralmente opposta a quella effettuata dalla procura, che sostiene invece la negligenza dell'azienda, accusando dieci persone, tutte appartenenti a vario titolo alla Sabino esplodenti, inclusa la società, di omicidio colposo plurimo derivato da imperizia e dalla non osservanza delle norme di sicurezza.

L'udienza di oggi avrebbe in realtà dovuto tenersi lo scorso 14 settembre, quando fu tuttavia rinviata per legittimo impedimento, in quanto uno degli imputati avrebbe accusato un malore in seguito alla seconda esplosione verificatasi solo il giorno prima.

Il 12 ottobre ci sarà il conferimento a un super perito che avrà il compito di accertare una volta per tutte cosa è accaduto tre anni fa, soprattutto in tema di rispetto delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.

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