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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Vasto

Sabino esplodenti di Casalbordino, udienza preliminare per la strage del 2020 rinviata per il malore di un imputato

Uno degli imputati ha accusato un malore in seguito alla drammatica giornata di ieri, cin tribunale clima teso e labbra serrate da parte dei legali per rispetto alle vittime e al lavoro degli inquirenti

È stata rinviata al 3 ottobre per legittimo impedimento l'udienza preliminare prevista per oggi, giovedì 14 settembre, dinanzi al gup del tribunale di Vasto dottoressa Annarosa Capuozzo riguardo alla deflagrazione avvenuta tre anni fa alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, la stessa fabbrica nella quale ieri è avvenuta l'esplosione che è costata la vita a 3 operai. Uno degli imputati ha infatti accusato un malore in seguito alla drammatica giornata di ieri.

Particolarmente teso il clima nel tribunale e labbra serrate da parte dei legali per rispetto alle vittime e al lavoro svolto in queste ore dagli inquirenti.

Riguardo all'incidente del 2020, furono tre le persone che in quel fatale 21 dicembre persero la vita alla Esplodenti Sabino: Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe 45 anni di Pollutri e Nicola Colameo, 45 anni di Guilmi. Tre, esattamente come le vittime di due giorni fa. Una tragedia, quella del 2020, che conta 10 imputati, tra cui la stessa società.
L'accusa principale, per tutti, è cooperazione colposa in omicidio colposo, per colpa generica cagionata dalla negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche. La società invece è sottoposta a procedimento penale per responsabilità amministrativa per omicidio colposo plurimo. 
In particolare, gli imputati sono il legale rappresentante e presidente del Cda della Esplodenti Sabino spa, quattro consiglieri di amministrazione, il direttore dello stabilimento, il responsabile del servizio protezione e prevenzione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il capo reparto, la società in persona del legale rappresentante, e la società che è sottoposta a procedimento penale per responsabilità amministrativa per omicidio colposo plurimo.
Tre anni fa l'esplosione avvenne nel primo pomeriggio, mentre si stavano smaltendo diversi materiali. La fabbrica venne sottoposta a sequestro e rimase ferma per ben sette mesi, per poi riprendere le attività a luglio del 2021 dopo aver ottenuto il dissequestro con il via libera del giudice.
A seguito del dramma del 2020 il titolare della Sabino Esplodenti, Gianluca Salvatore, ha successivamente già risarcito i familiari delle 3 vittime e si è detto sgomento riguardo alla nuova esplosione di due giorni fa, soprattutto per le stringenti regole di sicurezze messe in campo con le prescrizioni post 2020, le numerose ispezioni e tutti i collaudi operati al termine dei nuovi lavori, costati circa un milione di euro.

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