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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Atessa

La protesta degli agricoltori tocca la Val di Sangro: 200 trattori in marcia da Fossacesia ad Atessa

Il corteo è partito questa mattina dal lungomare di Fossacesia per raggiungere Atessa dove è stato attivato un presidio permanente: la protesta andrà avanti fino a domenica 4 febbraio

La protesta degli agricoltori attraversa anche la Val di Sangro. Duecento trattori e trecento agricoltori, in base alla partecipazione comunicata al commissariato di Lanciano, responsabile dell'ordine pubblico, sono partiti questa mattina, 2 febbraio, dal lungomare di Fossacesia per raggiungere Atessa, in località Piazzano, dove è stato attivato un presidio permanente fino alle 17 di domenica 4 febbraio.

Costi di produzione molto elevati e ricavi sempre minori. Sono queste le motivazioni della protesta, alla quale partecipano anche gli agricoltori dei comprensori frentano e vastese. Tanti gli slogan, anche forti, scelti per la protesta. “Il cibo non nasce in laboratorio, ma dalle mani di un agricoltore”, “1 chilo di grano 0,35 centesimi, 1 chilo di pane 4 euro”, si può leggere sui cartelloni attaccati sui trattori.

La protesta, tuttavia, è pacifica supportata dallo slogan "Salvaguardiamo il nostro cibo e salveremo il futuro di tutti". Nel tragitto i mezzi agricoli sono transitati anche sulla Fondovalle Sangro. Tutto sommato non sono stati eccessivi i disagi per gli automobilisti. Alle 15 il corteo è ripartito per raggiungere il centro di Atessa e poi farà ritorno al presidio.

La manifestazione è organizzata dal Co.sp.a, comitato spontaneo agricoltori. "Buona riuscita della manifestazione con la presenza di tanti agricoltori – dice all'Ansa l'amministratore del gruppo Cospa, Dino Rossi - Anche l'agricoltura abruzzese è attanagliata da problematiche diventate incancrenite. Non dobbiamo più coltivare, costretti a sottostare alle scelte ambientaliste di una Europa selvaggia col progetto rewilding europe, ecco perché l'attacco alle aziende costringendole a chiuderle con prezzi dei nostri prodotti che valgono meno dei fertilizzanti e delle sementi; per acquistare un litro di gasolio occorrono 5 litri di latte al netto delle spese. E poi la fauna selvatica è diventata un problema grandissimo e viene sfamata dal mondo agricolo, ma poi si paga appena il 16% del danno subito, infine i fitofarmaci sono sempre più costosi e meno efficaci".

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