Controlli del Nas sulla campagna vinicola: sequestrati 120 ettolitri di vino sfuso con sentori di muffa e aceto [VIDEO]
Nelle 20 strutture passate in rassegna in tutto Abruzzo, sono state riscontrate non conformità in quasi tutti gli obiettivi, perlopiù legate a carenze igienico sanitarie all’interno del laboratorio di lavorazione uve e nell’area di stoccaggio dei prodotti vinosi
Controlli dei carabinieri del Nas, in tutta Italia, sulla campagna vinicola in corso. Un'operazione che ha coinvolto i carabinieri per la tutela della salute in tutto lo Stivale, nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, contestualmente al periodo stagionale di raccolta della materia prima e dell'avvio della fase produttiva.
In Abruzzo, i militari hanno effettuato controlli in tutto il 2023, anche con il supporto dell'Icqrf (Ispettorato centrale repressione frodi).
Nel solo mese di settembre, in corrispondenza del periodo di raccolta e vinificazione, sono stati controllati 20 obiettivi distribuiti tra le quattro province abruzzesi e individuati sulla base delle varie tipologie di produzione.
Sono state riscontrate non conformità in quasi tutti gli obiettivi, perlopiù legate a carenze igienico sanitarie all’interno del laboratorio di lavorazione uve e nell’area di stoccaggio dei prodotti vinosi. Rilevate anche violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e carenze nell’applicazione del sistema di autocontrollo aziendale in relazione alla tracciabilità.
In un solo caso, in provincia di Chieti, è stato operato il sequestro amministrativo di 120 ettolitri di vino sfuso che presentava caratteristiche organolettiche alterate quali sentori acetici e di muffa.
In tutta Italia, i carabinieri del Nas hanno eseguito 960 ispezioni, individuando 239 situazioni di non conformità (pari al 24%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo). A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati all’autorità sanitaria e amministrativa 218 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290mila euro.
Gli interventi hanno consentito di individuare 17 aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienicostrutturali e autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività. Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di oltre 300mila litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino. Complessivamente il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di euro. Le irregolarità hanno riguardato anche la detenzione di sostanze vietate negli stabilimenti enologici, nei quali sono state sequestrate 3 tonnellate di zucchero, destinate al fraudolento impiego per aumentare la gradazione del vino, fenomeno tuttora presente in alcune aziende della filiera vitivinicola.