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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Fara San Martino

In trasferta dalla Puglia per il colpo al bancomat, ma l'esplosione ferisce un componente della banda: tre arresti[FOTO]

Arrivano dalla provincia di Foggia i malviventi che lo scorso 9 ottobre hanno causato la detonazione allo sportello Atm di Fara San Martino: i carabinieri di Lanciano sono arrivati a loro grazie al breve video girato da un residente e al ferito "scaricato" in ospedale

Era un colpo in trasferta quello che nella notte dello scorso 9 ottobre ha distrutto il bancomat della Bper di Fara San Martino e non è escluso che i "trasfertisti" possano aver colpito in altre occasioni in provincia di Chieti. Al momento, per quel furto, nelle prime ore di ieri sono stati arrestati tre uomini della provincia di Foggia, ritenuti i componenti della "banda della marmotta" che agì quella notte. Si tratta di Carlo Grossi, 32 anni, di Stornara, del concittadino Girolamo Rondella (35) e di Sabri Yermani, 29enne di Orta Nova: sono indagati, in concorso tra loro, di fabbricazione e detenzione di materiale esplosivo e furto aggravato continuato. 

Nella giornata di ieri, i carabinieri della compagnia di Lanciano, coadiuvati dai colleghi di Cerignola e Foggia, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Chieti Andrea Di Berardino, su richiesta del pm Marika Ponziani. Grossi è stato rinchiuso nel carcere di Foggia perché già noto alle forze dell'ordine per reati simili, gli altri due sono agli arresti domiciliari. 

L'operazione è stata denominata "One day" perché, ha spiegato in conferenza stampa il capitano della compagnia di Lanciano, tenente colonnello Vincenzo Orlando, dopo un solo giorno i presunti responsabili erano già stati identificati. 

Due gli elementi cruciali per l'indagine lampo: la presenza all'ospedale di Vasto di un giovane ferito al fianco da una scheggia metallica e il breve video girato con il cellulare da un residente di Fara, svegliato alle 2.30 della notte dal boato. Quel filmato mostrava la fuga precipitosa di una Fiat Panda di colore bianco, risultata rubata a Perano e ritrovata ad Altino con tracce riconducibili ai tre arrestati. Subito dopo l'esplosione, i cittadini di Fara San Martino hanno allertato il 112: quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Lanciano sono arrivati sul posto, hanno trovato lo sportello Atm sventrato e, tutto intorno, centinaia di banconote da 20 e 50 euro, per un totale di 32mila euro. 

Come ricostruito poi dai militari, che ne hanno avuto conferma dalle immagini della videosorveglianza, la detonazione è stata così forte da non aprire solo la cassaforte, ma sventrare la filiale, causando anche il ferimento di Grossi, colpito al fianco da una scheggia. E proprio la potenza dell'esplosione, unita all'urgenza di "liberarsi" del ferito, avrebbe spinto i malviventi alla fuga, riuscendo ad arraffare solo poche centinaia di euro. 

Dopo appena un'ora, infatti, dall'ospedale di Vasto è arrivata la segnalazione di un giovane con ferite compatibili con l'esplosione del bancomat: era senza documenti, ma ben presto ha dovuto fornire le sue generalità ed è risultato essere proprio il 32enne di Stornara. L'uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione dei frammenti ed è rimasto ricoverato al San Pio per una settimana. 

Partendo da questi elementi e dal sopralluogo nella zona dell'esplosione, i carabinieri hanno avviato un'indagine dettagliatissima, ipotizzando le possibili vie di fuga della banda e visionando tutte le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza presenti in zona, sia in prossimità delle abitazioni private sia lungo la strada provinciale che, passando per Altino, conduce alla fondovalle del Sangro.

Comparando i video con quelli della banca, hanno ricostruito le fattezze fisiche e gli indumenti indossati dai malviventi intenti ad armeggiare al bancomat.  Altri video sono stati estrapolati dal sistema a circuito chiuso dell'ospedale di Vasto grazie ai quali i carabinieri sono riusciti ad individuare il veicolo “pulito” in uso agli autori del reato e a estrarre le immagini di tutti gli occupanti del mezzo, impegnati a lasciare il complice in ospedale.

In Puglia, grazie alla collaborazione con i carabinieri di Cerignola, hanno poi individuato l'autista del veicolo "pulito", Rondella. Sottoposto a perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di alcune banconote da 50 euro macchiate da inchiostro azzurro, verosimilmente provenienti da un analogo colpo, nonché dei documenti dell'uomo ricoverato all’ospedale di Vasto e anche di una pistola semiautomatica. Nell’autovettura in suo uso, invece, sono stati ritrovati anche guanti in stoffa e gomma e alcuni indumenti appartenenti al ferito.

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno portato la procura a chiedere la custodia cautelare per i tre, accordata dal gip Di Berardino. 

Le indagini, però, non sono finite: i carabinieri di Lanciano e quelli del comando provinciale di Chieti stanno approfondendo ulteriori elementi su colpi simili nel territorio della provincia di Chieti. Non è escluso, infatti, che possano esserci collegamenti tra i vari episodi, con "bande" ben organizzate collegate tra loro che arrivano da fuori regione.

Tre arresti per l'assalto al bancomat di Fara San Martino

Il video dell'esplosione

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