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"L'ospedale di Lanciano non può rimanere senza servizio dialisi": l'allarme della Fp Cgil

Il sindacato critica la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori da parte della direzione aziendale. Sabato 14 ottobre, davanti al Renzetti, il sit-in di protesta. Bendotti (Lic): "L'assessore Amoroso, che è anche medico, che fa?"

“Non è accettabile che un ospedale di primo livello, come il Renzetti di Lanciano, possa restare senza il servizio di dialisi”. La segreteria Fp Cgil Chieti interviene sul paventato trasferimento di Nefrologia-dialisi da Lanciano ad Atessa, in seguito al quale domani, 14 ottobre, è previsto un sit-in davanti all'ospedale.

“Dal sito aziendale abbiamo appreso del confronto avvenuto a Lanciano tra il dg Thomas Schael, il direttore amministrativo f.f. Manuela Loffredo e dirigenti di diversi servizi Asl2, con i primari e responsabili di unità operative dell'ospedale Renzetti – dichiara il sindacato - il tutto alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, del sindaco Filippo Paolini, per per fare il punto su quanto realizzato e quanto resta ancora da fare, a partire dalla costruzione del nuovo ospedale, che, com’è noto, avverrà per fasi, visto che si tratta di integrare i nuovi corpi di fabbrica con quelli già esistenti. Sempre dal sito aziendale si evince che il cronoprogramma prevede il trasferimento dei servizi, all’interno del Renzetti, prima delle demolizioni; vengono citate le varie Uo e servizi interessati, ma non si comprende il percorso che il servizio di Dialisi dovrà sostenere”.

“In assenza di un piano di riordino della sanità regionale, sarebbe cosa buona, giusta e opportuna, interloquire costantemente con i sindacati aziendali, che rappresentano a pieno titolo tutte le lavoratrici e i lavoratori – evidenzia la Fp Cgil - poiché la sanità per funzionare ha bisogno di una organizzazione del lavoro che coinvolga coloro che operano nelle strutture stesse; prima ancora di costruire strutture la cui realizzazione comporta tempi lunghissimi. Ma, abituati ad apprendere decisioni radicali a mezzo stampa, senza il coinvolgimento della parte sindacale e solo dopo l'avvenuta azione, chiediamo anticipatamente se il riordino del Renzetti non avrà conseguenze sul mantenimento del servizio di Dialisi nell'attuale allocazione, poiché diamo per assodato la sua presenza nel presodio ospedaliero di Lanciano anche al termine delle attività di ricostruzione/ristrutturazione, data la sua centralità”.

“Si ribadisce che non è o non sarebbe accettabile, che un ospedale di primo livello possa restare senza un servizio di dialisi – sottolinea la Fp Cgil - e che questa modalità di affrontare problematiche così importanti generano e genereranno malcontento e preoccupazione crescente tra i lavoratori e i cittadini tutti. Sollecitiamo il ripristino di corrette relazioni sindacali, attraverso il confronto costante, prima di maturare percorsi che vadano a modificare l'attuale organizzazione aziendale a tutela dei lavoratori tutti e della comunità”.

Al sit-in aderisce anche Lanciano in Comune. “Da ex assessore alle Politiche sociali so quanta sofferenza e quanto disagio patiscono i pazienti dializzati e tutti gli utenti del reparto di Nefrologia – dice la capogruppo di Lic e consigliera di minoranza, Dora Bendotti - che, ricordiamo, svolge un servizio necessario per la comunità lancianese e tutto il comprensorio con migliaia di controlli e di consulenze ogni anno, in condizioni spesso già al limite sia per carenza di personale che per carenza di strumentazioni e medicinali. E proprio all'attuale assessore alle politiche sociali, Cinzia Amoroso, dirigente medico e dottoressa nello stesso ospedale Renzetti, nonché segretaria cittadina della Lega, partito di cui condivide gli ideali e la mission politica e amministrativa dell'assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì che mi rivolgo: possibile che non si accorga della deriva in cui sta scivolando il nostro ospedale? Possibile che non ascolti le centinaia di proteste degli utenti, gli appelli delle associazioni e dei cittadini, il grido d'allarme del personale medico e infermieristico? Possibile che da amministratrice, politica e professionista assista silenziosamente allo smantellamento della nostra sanità? Domani – conclude Bendotti – noi saremo al fianco di cittadini, utenti e associazioni per difendere il nostro ospedale con le unghie e con i denti. L'assessore Amoroso se c'è batta un colpo”.

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