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Sicurezza e contrasto alla criminalità: al via un piano straordinario di controlli a Vasto e San Salvo

Primo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza "delocalizzato", il prefetto ha riunito a Vasto sindaci e forze di polizia: per 3 mesi nell'area saranno intensificati i controlli per contrastare le trasferte di delinquenti dalle regioni limitrofe

Si è tenuto questa mattina il Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, nella sala consiliare del Comune di Vasto. Al Comitato hanno preso parte, oltre al sindaco Francesco Menna, anche in qualità di presidente della Provincia, il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, quale componente permanente del Cpops, il questore Francesco De Cicco, i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza, i colonnelli Alceo Greco e Michele Iadarola, oltre a i sindaci dei paesi ricompresi nel comprensorio di Vasto. Al Comitato ha partecipato, altresì, il procuratore Giampiero Di Florio.

All’atto del suo insediamento, avvenuto il 5 dicembre scorso, il prefetto Della Cioppa aveva annunciato che avrebbe dedicato specifiche sessioni del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica nei centri più importanti, al di fuori della prefettura, sede naturale del consesso, per raggiungere ogni area del territorio provinciale ed incontrare tutti i sindaci, al fine di raccogliere informazioni di dettaglio direttamente in loco e fare, con gli stessi, il punto della situazione sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica a livello locale.

Quello di Vasto è stato il primo, tra questi comitati "delocalizzati”, attesa la sensibilità di quell’area e la necessità di procedere ad un’attenta analisi, mirata all’adozione di adeguate misure di prevenzione e di contrasto alla criminalità, dopo i recenti episodi come l'incendio dell'auto del primo cittadino e la bomba piazzata sotto l'auto di una donna. Per quest'ultimo il presunto responsabile è stato già assicurato alla giustizia.

Dopo i saluti del sindaco Menna e l’esposizione della sua relazione sulla situazione dell’ordine e la sicurezza pubblica nel vastese, si sono succeduti gli interventi di altri sindaci, fra i quali, in particolare, quello del sindaco di San Salvo, da cui sono stati tratti rilevanti elementi per una dettagliata analisi complessiva, integrata dalle valutazioni del questore De Cicco e dei comandanti provinciali di carabinieri e finanza. Particolarmente interessante ed attesa anche l’analisi del procuratore Di Florio, magistrato di grande esperienza che, nel ringraziare il prefetto per l’attenzione rivolta al comprensorio, ha assicurato il massimo raccordo fra l’attività giudiziaria, di propria competenza, e l’azione preventiva e repressiva posta in essere dalle forze di polizia.

All’esito del Comitato, alla luce dell’ampia analisi effettuata, pur non avendo rilevato significative variazioni sull’andamento dei reati, comparando i dati inerenti la delittuosità degli ultimi anni registrati sul territorio dell’intero comprensorio, è stato comunque ritenuto necessario introdurre nella macro area Vasto/San Salvo, per un periodo determinato, individuato in 3 mesi, allo scadere dei quali verificare i risultati ottenuti, un piano straordinario del territorio da porre in essere in modalità interforze ed in maniera coordinata fra la polizia di Stato e l’Arma dei carabinieri, con il concorso della guardia di finanza e delle polizie locali di Vasto e San Salvo, nell’area territoriale dei due comuni in questione. Le attività saranno indirizzate in quelle zone della suddetta macro-area Vasto/San Salvo, ritenute maggiormente sensibili, con particolare riferimento alle direttrici di accesso ed uscita dai Comuni medesimi, nell’ottica di elevare la prevenzione ed il controllo diretto e contrastare "trasferte" di delinquenti, provenienti dai territori a maggiore incidenza criminale.

Al riguardo, il prefetto ha comunicato agli intervenuti che, fra i primi atti del suo mandato, vi è stata la realizzazione di una task force sulle infiltrazioni criminali, già operativa da alcune settimane, presieduta dallo stesso e composta da dirigenti e ufficiali di polizia, carabinieri e finanza, con lo specifico obiettivo di rilevare, evidenziare ed intercettare forme di infiltrazione della criminalità, anche di tipo organizzata, nelle pieghe della vita sociale ed industriale dell’ area del comprensorio, sia direttamente che attraverso “prestanomi”, tesa ad inquinare l’economia locale, anche tramite attività di riciclaggio per nome e per conto di organizzazioni delinquenziali. Ciò in stretto raccordo con la Procura della Repubblica, poiché dall’esito delle attività potrebbero emergere notizie di reato da rassegnare alla autorità giudiziaria, tali da richiedere l’adozione delle prescritte misure patrimoniali ex lege, in aggiunta alla emanazione delle misure interdittive di competenza del prefetto e di prevenzione patrimoniali del questore, laddove siano risaltate tali forme di infiltrazioni. Tale progettualità operativa ha quindi lo scopo di elevare la prevenzione in maniera sinergica e complessiva ed i risultati delle misure all’uopo introdotte saranno oggetto di una prima verifica, come anticipato, allo scadere del trimestre. Ai sindaci è stato, inoltre, chiesto di incrementare il flusso informativo con le forze di polizia, segnalando ogni situazione anomala e, avvalendosi del supporto delle stesse forze dell’ordine, investire in progetti formativi dedicati ai giovani, anche nelle scuole, per richiamare l’attenzione sui principi di legalità e di socialità, consentendo un’elevazione culturale degli stessi, oltre a garantire un’occasione di crescita individuale e collettiva dei destinatari di tali progetti.

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