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Cronaca Vasto

Bomba sotto un'auto a Vasto: rintracciato e arrestato un uomo

Ritenuto il responsabile dell'attentato incendiario avvenuto una decina di giorni fa in via dei Conti Ricci: è accusato anche di atti persecutori

È stato rintracciato e arrestato a Vasto l'uomo ritenuto responsabile dell'attentato incendiario di domenica 15 gennaio in un parcheggio condominiale in via dei Conti Ricci, dove una donna aveva trovato, sotto la sua auto comparsa di benzina, una bomba carta.

L'ordigno, inesploso, era stato inertizzato dagli artificieri della polizia di Stato e la zona bonificata, senza danni a cose o persone. Le indagini condotte senza sosta dai poliziotti del commissariato di Vasto, hanno portato alla raccolta di molteplici e gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo, originario del sud Italia, da anni residente a Vasto.

È venuto fuori che la vittima, da oltre un anno e mezzo, era oggetto di atti di molestia da parte di una persona ignota, che le avevano generato grave e perdurante stato di ansia. La stessa aveva respinto le avances di una persona che all'epoca riteneva amica.

Le indagini degli investigatori si sono concentrate sull'uomo, scavando nel suo passato, acquisendo la corrispondenza telematica indirizzata alla signora. Ne usciva il quadro di una persona già condannata decenni prima per omicidio e altri gravi reati contro la persona. L'uomo, dopo aver scontato una pena ultraventennale, viveva una vita apparentemente tranquilla a Vasto.

Le notizie passate e quelle recenti apprese dagli investigatori sulle abitudini e le occupazioni di lui, collimavano con la figura dell'attentatore e sulla sua dimestichezza nella realizzazione dell'ordigno incendiario, in quanto esercitava attività molteplici in campo elettrico e di riparazioni in generale. Le immagini acquisite dagli apparecchi privati di videosorveglianza nella zona al momento deII'attentato hanno consentito di completare il quadro individuandi il transito dell'autovettura dell'indagato nei pressi del parcheggio di via dei Conti Ricci, una frazione di minuti successivi al posizionamento deII'ordigno.

La comparazione antropometrica con i tratti somatici dell'indagato, ha confermato i sospetti degli investigatori.

Tutti gli elementi hanno indotto il pubblico ministero Vincenzo Chirico alla richiesta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti deII'indagato per tentato incendio, detenzione e porto abusivo di un ordigno esplosivo di tipo incendiario, atti persecutori. Le perquisizioni nei locali nella disponibilità deII'indagato hanno consentito il rinvenimento e sequestro di materiale del tutto identico a quello utilizzato per il confezionamento dell'ordigno incendiario con funzionamento a tempo meccanico, piazzato una settimana prima sotto l'autovettura della donna.

Ieri l’uomo è stato raggiunto dai poliziotti del commissariato vastese e della squadra mobile di Chieti e trasferito in carcere.
 

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