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Sabato, 27 Aprile 2024
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Consegnato il Premio Prisco a Sinisa Mihajlovic: "Non vorrei si siano sbagliati..."

L'allenatore serbo è stato premiato a Roma. Ironico sulla motivazione legata alla "simpatia sportiva"

Il Premio Prisco va in trasferta per consegnare il riconoscimento all’allenatore del Bologna calcio Sinisa Mihajlovic. Il "pallone" opera dell'artista Mimmo Paladino, simbolo del premio, è passato consegnato ieri Roma nelle mani dell’allenatore ed ex calciatore serbo, uno degli insigniti della 18a edizione ma impossibilitato a intervenire lunedì scorso a Chieti, al Teatro Marrucino dove l'evento si è svolto.

Il Premio è stato consegnato da Marcello Zaccagnini, l'imprenditore vinicolo che da sempre dà vita al "Prisco". Presenti all'incontro, in una sala dell'Hotel Parco dei Principi, la signora Arianna, moglie di Sinisa, Gianluca Zaccagnini, figlio di Marcello, e Stanislao Liberatore, segretario del Premio.

Mihajlovic ha ricordato: "Nel corso della mia permanenza all'Inter ho conosciuto il vicepresidente Peppino Prisco. L'avvocato era pungente e sarcastico, mai volgare o offensivo. Una bella figura di dirigente che ho molto apprezzato, per questo mi gratifica ricevere il premio che ne porta il nome". Ma non è mancata una battuta 'alla Prisco', a proposito della motivazione dell'assegnazione, 'alla lealtà, correttezza e simpatia sportiva': "Non vorrei che si siano sbagliati quelli che mi hanno scelto visto che sono un tipo che non le manda a dire, per cui a qualcuno posso non risultare molto simpatico".

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