rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Lanciano, tifosi in piazza per riavere una squadra di calcio

Flash mob in piazza dei sostenitori rossoneri, stanchi della gestione Pincione e dell'immobilismo delle istituzioni. Nulla si muove per la costituzione di un nuovo club: il comunicato

I tempi tecnici sono sempre più stretti e all'orizzonte si profila un'altra stagione senza calcio allo stadio Biondi e con la principale realtà calcistica cittadina, il Lanciano 1920 di Pincione, esiliato fuori dalle mura frentane e retrocesso dall'Eccellenza alla Promozione dopo una stagione indecorosa dal punto di vista sportivo. I gruppi organizzati e gli sportivi lancianesi speravano nel supporto dell'amministrazione comunale per ricostituire un nuovo club su cui convogliare forze economiche, interesse e entusiasmo popolare, ma ad oggi nulla si è mosso.

Il comunicato del gruppo Anxa Rebel

"Assunta l’impossibilità di continuare a seguire la squadra di Pincione ci siamo messi alla ricerca di imprenditori disponibili ad investire su un progetto calcistico a Lanciano. Dopo aver vagliato diversi profili abbiamo scelto quello che ci è sembrato più motivato, onesto e con le risorse economiche adeguate. Il suo nome è Valeriano Palombaro, attuale Presidente del Miglianico Calcio. Ci ha convinto soprattutto il fatto che, per evitare i disastri degli ultimi anni in cui le società del Lanciano non avevano alcun controllo da parte della tifoseria, sarebbe stato previsto un dirigente eletto direttamente dai tifosi, quest’ultimo avrebbe avuto compiti di controllo ed indirizzo oltre che di raccordo con la piazza.
Quando a gennaio abbiamo presentato la raccolta firme contro il ritorno della squadra di Pincione in città, abbiamo chiesto se l’amministrazione stesse già ragionando su qualche ipotesi per il futuro. A fronte di una risposta negativa, abbiamo chiesto se fosse possibile un incontro con il suddetto imprenditore. Dopo qualche settimana in cui l’amministrazione ha valutato possibili opzioni migliori, la loro scelta è ricaduta su Palombaro. Il progetto era già pronto e prevedeva il settore giovanile, una squadra femminile e l’utilizzo dell’immagine societaria come cartolina da visita del territorio. Dopo un colloquio preliminare con i vertici federali, si è evinto che si poteva ovviare al limite della distanza di 20 km per lo spostamento del titolo: bastava trasferire la sede legale in un Comune limitrofo a Lanciano, fatto ciò sarebbe stato possibile fare domanda per gli impianti sportivi della città di Lanciano e avremmo avuto la nuova squadra. Tuttavia, su suggerimento dell’Assessore allo Sport, si è cercato di allargare il progetto all’Athletic Lanciano e alla Virtus Anxanum, infatti con una fusione a tre si sarebbero riunite diverse anime della Lanciano calcistica, dando vita ad una convergenza e ad un’unione che poteva ottimizzare la scarsa disponibilità di campi di allenamento e ambire al raggiungimento di traguardi ambiziosi in più breve tempo. In merito a ciò, in più occasioni, Ranieri ci ha detto che non voleva nella nuova società il consigliere di maggioranza La Scala (attualmente legato alla società dell’Athletic Lanciano), per non far identificare il progetto come quello di uno schieramento politico della città. Non solo, ci ha anche ribadito che, dopo aver parlato con La Scala, quest’ultimo si era detto più che felice di liberarsi da certi incarichi che gravavano su di lui. Insomma, siamo arrivati al punto che, il 28 aprile, durante la presentazione del libro di Luciano Biondi su Guido Biondi, il Vicesindaco ha invitato Palombaro a partecipare e lo ha presentato all’autore come il futuro del calcio a Lanciano, con successiva sfilata lungo il Corso insieme al Sindaco Paolini. Luciano Biondi ha confermato quanto appena affermato e la dedica sul libro comprato da Palombaro testimonia quanto detto, anche sulla successiva passeggiata i testimoni abbondano. Insomma, gli accordi erano apparentemente chiusi, bisognava solo firmare le carte per la fusione, passaggio che ci è stato confermato dallo stesso Ranieri nei messaggi che ci mandavamo. 
Nel frattempo La Scala era dovuto andare all’estero per lavoro e col passare del tempo aveva iniziato a lamentare la sua non presenza nell’organigramma societario, visti i tempi sempre più stretti e per cercare di chiudere la trattativa si è arrivati ad offrirgli anche la vicepresidenza ma a quel punto ha smesso di rispondere al telefono. Informati dei rallentamenti, ci siamo attivati nei confronti di Ranieri per capire cosa stesse succedendo con La Scala e come mai, dacché era contento di non far parte della nuova società adesso stesse invece iniziando ad opporsi alla fusione. Abbiamo chiesto di intervenire perché era assurdo che un semplice consigliere di maggioranza stesse sabotando un progetto avallato da mesi dal Vicesindaco e dal Sindaco, su cui questi ultimi ci stavano mettendo addirittura la faccia. Sotto la pressione delle nostre richieste abbiamo riscontrato un distaccamento da parte dell’Assessore allo Sport, sempre impegnato in altre vicende e mai risolutivo nei confronti del problema. In tutto ciò, per mesi, un imprenditore è stato trattenuto su una trattativa che si è ufficialmente interrotta lunedì 29 maggio. Su chi ha rinnegato gli accordi e ha generato ritardi, fino ad impedire di fatto la realizzazione del progetto anche in sua assenza, c’è la confessione data da La Scala (che è ancora all’estero da mesi) ad un tifoso e riportata da quest’ultimo su un gruppo Facebook. Da quanto riportato si conferma che lui non ha accettato di farsi da parte, anteponendo il suo conflitto d’interessi al bene della città e dei suoi tifosi di calcio. Ci si nasconde dietro la giustificazione di averci salvato da un nuovo Pincione, peccato che Palombaro fu rifiutato dall’allora sindaco Pupillo proprio in favore del gruppo societario da cui è venuto fuori l’italo-americano. Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte, infatti, quando si legge che ha mandato a monte tutto per salvare i lancianesi da un futuro disonore, fa finta di non sapere che è stata la tifoseria organizzata a scegliere l’imprenditore che voleva come Presidente e la stessa tifoseria avrebbe potuto controllare, PER LA PRIMA VOLTA, la società con un dirigente. 
Assunto il sabotaggio del consigliere di maggioranza La Scala, siamo fortemente amareggiati e delusi dal comportamento dell’Assessore allo Sport Danilo Ranieri. Lo conosciamo da più di un anno e pensavamo di aver costruito un buon rapporto, di rispetto reciproco e collaborazione per il bene comune. Nell’epilogo di questa vicenda invece ci siamo sentiti accoltellati alle spalle, sentire l’intervista rilasciata da Ranieri dopo il lancio del nostro flash-mob è stata davvero una delusione. Negare fatti su cui ci sono prove e testimoni non ce lo saremmo aspettati da lui. E’ sicuramente sua la responsabilità dei fatti che riguardano il calcio come altri sport, pertanto rimaniamo sinceramente allibiti difronte alla levata di scudi in favore del consigliere di maggioranza che ha affossato l’unico progetto di rilancio calcistico sostenuto dai tifosi, l’unico progetto sul tavolo dell’amministrazione e su cui quest’ultima aveva dato il via libera da mesi. 
Nell’intervista ha affermato che la piazza di oggi, un flash-mob colorato di rossonero e con tifosi appassionati, allontana gli imprenditori dall’investire sul calcio a Lanciano. Noi, invece, pensiamo che questi ultimi si tengano alla larga vedendo che, in città, le trattative su cui si investono tempo, energia e soldi si trascinano per mesi fino al sabotaggio definitivo. All’assessore allo Sport torna la palla in mano, per trovare una soluzione che piaccia anche ai tifosi e non solo ad un consigliere comunale. Noi, come sempre, non rimarremo a guardare e ci rimettiamo subito in moto, per riportare un calcio a Lanciano capace di riaccendere gli animi di tutti i cittadini e della tifoseria. 
ANXA REBEL" 
Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lanciano, tifosi in piazza per riavere una squadra di calcio

ChietiToday è in caricamento