Lanciano Calcio, quale futuro?
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un gruppo di tifosi del club frentano
"Giunti al termine di un’ennesima stagione “non esaltante” per i nostri gloriosi colori, assistiamo ancora a un indifferente silenzio circa il futuro del calcio in Città, nonostante l’impegno sul campo e l’attaccamento ai colori rossoneri dimostrati dalla squadra,
Nessuno può essere soddisfatto per quanto visto negli ultimi 2-3 anni!
Degli annunci roboanti, delle presentazioni in pompa magna in surreali conferenze stampa, delle fantomatiche ed improbabili cordate locali interessate a risollevare le sorti del Lanciano e dei proclami di risalita per amore dei colori rossoneri, non restano tracce.
La realtà è stata, invece, molto diversa, cruda e amara. Si sono succedute, infatti, gestioni che hanno oscurato e ridicolizzato tutto il buono fatto negli ultimi 25 anni di calcio. Abbiamo subito umilianti sconfitte sul campo, con gestioni approssimative, prive della minima programmazione, ma soprattutto è mancato un qualsivoglia progetto serio in grado di far intravedere o percepire quella rinascita che le proprietà sbandieravano.
L’ultimo colpo assestato al calcio della squadra cittadina militante nel campionato di Eccellenza, è stato l’azzeramento del settore giovanile, che ha fatto il paio con la condizione disastrosa del terreno di gioco dello Stadio “G. Biondi”, assolutamente imparagonabile a quella che si presentava a chi veniva a vedere le partite in presenza o in TV.
Ma non è ora di voltare pagina? È tempo di reagire, occorre un sussulto di orgoglio da parte di tutti, Istituzioni e Imprenditori, per riprendere le fila di un discorso calcistico, non fine a sé stesso.
Il buon calcio e un buon settore giovanile, promuovono la Città e il suo Territorio, aiutano le nuove generazioni a crescere seguendo valori positivi, tenendoli fuori da pericoli e da cattive abitudini.
Occorre un Progetto che riparta dall’Eccellenza, verso nuovi e ambiziosi traguardi. Sarebbe sbagliato farsi tentare dal ripartire da categorie inferiori, perciò bisogna unire gli sforzi per perseguire un percorso in grado di restituire dignità e immagine al calcio lancianese; ciò rappresenterebbe, in realtà, anche un appeal per la nostra Città. Nel calcio nessuno si può permettere di dire che il presidente della società è il padrone assoluto e i tifosi e i cittadini non contano nulla.
A questo punto è necessario l’impegno effettivo e concreto dei rappresentanti delle Istituzioni, dell’imprenditoria, dei tifosi e di tutta la nostra Città".
Lettera firmata da: Filippo Torriero, Celeste Ciarelli, Simone Morgione, Assunta Amalia Di Florio, Enrico Natarella, Barbara Ucci, Cherubino Di Bello, Rosalba Ucci, Vincenzo Marchetti, Teresa Ucci, Simona Russo, Domenico Angelucci, Mirella Di Stefano