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Sabato, 27 Aprile 2024
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Rendiconto di gestione, sindaco e assessore Della Penna: "Nessun rischio di scioglimento del Consiglio"

Dopo la diffida del prefetto, Ferrara e l'assessore alle finanze fanno luce sui tempi del rendiconto 2020 e replicano alle opposizioni

“Nessun rischio di scioglimento del Consiglio, il ritardo è tecnico: il rendiconto è stato adottato in giunta dopo la conversione del decreto Sostegni e la pubblicazione in Gazzetta delle quote ai Comuni del Fondo governativo”: queste le spiegazioni dell’amministrazione Ferrara dopo il richiamo del prefetto di Chieti  legato ai ritardi nell'approvazione del rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario 2020. Entro il 30 settembre l'assise civica dovrà dunque provvedere, pena lo scioglimento del consiglio con la nomina di un commissario ad acta.

Il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Finanze Tiziana Della Penna spiegano che “la giunta comunale ha approvato lo scorso 2 settembre il rendiconto finanziario 2020, che sarà calendarizzato per tempo fra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale. L’Assise teatina non rischia alcuno scioglimento, come non lo rischia quella degli altri circa 850 Comuni italiani che hanno fatto ricorso al Fondo di anticipazione di liquidità e che hanno dovuto attendere che venisse pubblicata l’entità della propria quota di spettanza del fondo governativo, cosa avvenuta il 27 agosto”.
 
“La missiva del Prefetto era una premura dovuta, che coincide con la nostra premura di rimettere a posto i conti dell’Ente – precisano sindaco e assessore – Uno stallo che non dipende dal nostro lavoro, ma è effetto della sentenza della Corte costituzionale n.80 del febbraio 2021 che ha bloccato tutti i Comuni che avevano fatto ricorso al Fondo di anticipazione di liquidità. Per tale ragione il completamento del rendiconto 2020 si è fermato, in attesa del recepimento della sentenza da un punto di vista normativo, cosa avvenuta con la conversione del decreto Sostegni bis che c’è stata il 27 luglio. Era impossibile rispettare la scadenza del 31 luglio, tanto che a livello nazionale era nell’aria una proroga, anche perché avendo la legge di conversione stabilito un fondo di ristoro ai Comuni colpiti, occorreva sapere la quota spettante al Comune di Chieti per proseguire, quota che è stata resa nota in Gazzetta ufficiale solo il 27 agosto scorso”.

Il documento è stato adottato in giunta il 2 settembre, ora è in attesa del parere dei revisori e poi potrà approdare al Consiglio ed essere discusso.

Alle critiche delle opposizioni la giunta replica dicendo “che il lavoro costante compiuto in questi undici mesi di governo ci ha fatto fare anche qualche piccolo passo avanti, messo nero su bianco proprio nel rendiconto. Grazieinfatti all’azione di vaglio e conoscenza avviata da questa amministrazione, contestualmente al piano di riequilibrio economico e finanziario,va rilevato un ridimensionamento delle cifre del disavanzo che dagli originari 78 milioni di euro nel documento si attestano oggi a 74.  Andiamo avanti – concludono - con la consapevolezza che sarà un lavoro duro, ma necessario a restituire alla città il respiro che in questi anni le è mancato”.
 

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