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La maggioranza si spacca sulla richiesta di dimissioni dell'assessore Di Biase

Forza Italia e Udc non partecipano al voto sull'ordine del giorno di Raimondi (L'Altra Chieti). E Di Pasquale (Ncd) si dice indignato


Quando è arrivato il momento del voto, però, i gruppi più corposi della maggioranza sono usciti dall’aula. Un fatto che ha scatenato l’ira di Franco Di Pasquale, consigliere di Ncd, che ha preso la parola per far mettere a verbale la sua opinione: “Non mi sono mai vergognato tanto di sedere in consiglio comunale: quello che sta succedendo è una vergogna”. Alla fine, l’ordine del giorno è stato respinto con soli 9 voti contrari e 8 favorevoli, ossia quelli dei consiglieri di minoranza presenti. In blocco, gli esponenti di Forza Italia e Udc sono usciti rischiando persino che l’ordine del giorno passasse. Hanno partecipato al voto solo i consiglieri di Ncd, Identità Teatina e Fratelli d’Italia, oltre ovviamente alla minoranza di 5 stelle, Pd, Chieti per Chieti e L’Altra Chieti. Seppur senza alcuna conseguenza diretta nel mandato dell’assessore al Commercio, sarebbe stato un segnale pesantissimo, considerata l'aria già poco rosea nella maggioranza.

Beghe della maggioranza a parte, lo scontro si è registrato durante la discussione delle due delibere per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, per 2 milioni e 992mila la prima, di quasi 846mila euro la seconda, derivanti da sentenze per cui il Comune è risultato soccombente in due diversi procedimenti giudiziari. Ma, per raggiungere queste somme, l’ente ha dovuto togliere momentaneamente fondi ad altre opere già previste, la più eclatante delle quali è un intervento per la vulnerabilità sismica della scuola Villaggio Celdit

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