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Le elezioni provinciali rischiano di essere annullate: caos schede, tornano al voto gli amministratori di 16 comuni

Errori nella consegna agli aventi diritto hanno determinato conteggi errati e ora il centrodestra annuncia battaglia: "Fatti penalmente rilevanti"

Le elezioni provinciali che hanno portato all'elezione del sindaco di Vasto Francesco Menna come presidente della Provincia rischiano di essere annullate a causa di errori nella consegna delle schede che rischiano di scatenare conseguenze serie. 

Le voci di corridoio su un possibile annullamento hanno iniziato a circolare già oggi pomeriggio e ora c'è una certezza: gli amministratori di alcuni comuni devono tornare al voto il 23 dicembre. Alla base di questa ripetizione c'è una serie di errori nella consegna delle schede, che hanno portato a uno spoglio infinito, terminato solo pochi minuti fa. 

Lo sbaglio si spiega nel fatto che agli aventi diritto viene consegnata una scheda di colore diverso in base alla popolazione residente nel comune che rappresentano. Così, il calcolo avviene in maniera ponderata: il voto di un amministratore del capoluogo di Provincia, per esempio, vale di più rispetto a quello di un collega di un comune con poche centinaia di abitanti. 

E ieri, durante le operazioni di voto, ad alcuni votanti sarebbe stata consegnata la scheda sbagliata. Così che oggi, durante lo spoglio, i conti non tornavano. 

Ora, dopo un lungo confronto terminato solo a sera, la commissione elettorale ha deciso di ripetere le elezioni, ma esclusivamente per i rappresentanti di 16 comuni. Come ufficializzato da una nota firmata dal segretario generale Franca Colella, infatti, nel giorno dell'antivigilia di Natale dovranno tornare nel palazzo provinciale di corso Marrucino gli elettori dei comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti e fino a 5mila (Casalincontrada, Castel Frentano, Cupello, Miglianico, Orsogna, Paglieta, Ripa Teatina, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Torrevecchia Teatina) e quelli con popolazione superiore a 10mila e fino a 30mila (Atessa, Francavilla al Mare, Ortona, San Giovanni Teatino, San Salvo). 

Degli errori ci si è accorti quando, alle 16.30, il presidente del seggio ha consegnato all'ufficio elettorale provinciali i verbali relativi all'elezione del presidente e del consiglio provinciale. 

Come spiega lo stesso segretario generale, "è emerso che, per mero errore materiale, nelle fasi di gestione ed esercizio del voto all’interno del seggio, alcuni elettori, sindaci e consiglieri comunali hanno votato su una scheda diversa da quella attribuita alla fascia demografica del comune di appartenenza".

Ma si è deciso di non annullare la procedura: "Contemperando sia il principio di conservazione del procedimento elettorale che quello dell’effettività del voto, autenticità e genuinità, le elezioni del 18 dicembre sono valide, fatta eccezione per i voti espressi dagli elettori dei comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti e dagli elettori  dei comuni con popolazione superiore a 10.000 e fino a 30.000".

Ora, però, il centrodestra annuncia battaglia, accusando di gravi violazioni di legge e fatti penalmente rilevanti. 

Intanto, però, era già stata annunciata per domani mattina la proclamazione del neo presidente Menna e la comunicazione dei 12 consiglieri eletti, che resteranno in carica rispettivamente per 4 e 2 anni.

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