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Più di 6mila lavoratori hanno chiesto il contributo una tantum della Regione: solo 602 domande già liquidate

La denuncia del vice presidente del consiglio regionale Pettinari, che spiega come finora siano state istruite solo 2.681 richieste: "Un disagio aggravato dalla carenza di personale"

“Sono più di 6 mila le richieste pervenute alla Regione Abruzzo per il contributo una tantum a fondo perduto destinato ai lavoratori autonomi abruzzesi. Tantissime richieste che Regione Abruzzo molto probabilmente non riuscirà a soddisfare visti i pochi fondi messi a disposizione". È la denuncia del vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari.

"Un disagio aggravato - aggiunge - anche dalla carenza di personale nella ragioneria della giunta. Ancora una volta la propaganda del centrodestra illude migliaia di piccole aziende e lavoratori abruzzesi che poi però sono costretti a scontrarsi con la realtà dei fatti e attendere mesi per avere una risposta, quando almeno riescono ad averla”.

Secondo i numeri forniti dal consigliere del Movimento 5 stelle, sono state presentate 6.682 domande, di cui finora ne sono state istruite 2.681; solo per 602 è stato predisposto il pagamento, attraverso due determine, per una spesa totale di circa 1 milione 190 mila euro.  

Dunque, devono essere ancora istruite circa 4 mila domande che potranno essere pagate fino a concorrenza della somma attualmente a disposizione, che non supera i  4 milioni 140 mila 34 euro, suddivisi in sovvenzioni a lavoratori autonomi, con un importo stanziato di 3 milioni 140 mila e 34 e sovvenzioni a liberi professionisti con un importo stanziato di 1 milione

"Sono cifre – incalza Pettinari -  che dovrebbero coprire i contributi una tantum pari a 2mila euro, elevabili a 4mila con presenza di almeno un dipendente assunto a tempo indeterminato, per piccole realtà imprenditoriali o liberi professionisti. Cifre sulle quali i lavoratori in difficoltà che hanno fatto richiesta hanno riposto una speranza. Ed è inaccettabile che la Regione Abruzzo abbia messo queste poche risorse a disposizione. Ad aggravare la situazione creata dai fondi esigui c’è una carenza di personale della ragioneria della giunta che non riesce a evadere tutti i pagamenti che arrivano dai dipartimenti, incluso il contributo una tantum. In generale, comunque, sono oltre 3mila le domande che ancora non vengono neanche esaminate, mentre qualcuno nella sua piccola attività sta aspettando".

Il consigliere si rivolge al presidente Marsilio e alla Regione, chiedendo "di aumentare i fondi da destinare a questo scopo e di ampliare il personale della ragioneria, magari anche attraverso trasferimenti temporanei interni alla Regione Abruzzo o da aziende che ad essa sono partecipate. Non possiamo tenere sul filo del rasoio migliaia di onesti lavoratori abruzzesi a cui questo centrodestra ha fatto una promessa che non riesce a mantenere. È ingiusto", conclude.

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