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Arap: "L'attuale governo regionale risolve problemi, dal precedente nemmeno un euro per la Val di Sangro"

Il presidente dell'Azienda regionale attività produttive, Savini, replica al sindaco di Atessa: "Dov'erano all'epoca Borrelli e il Pd?". Continua la polemica a distanza tra il primo cittadino e il consigliere regionale Febbo

“L’attuale governo regionale risolve i problemi delle aree industriali, mentre il precedente non aveva previsto un euro. Dov'era allora il sindaco di Atessa”. Il presidente dell’Arap, Giuseppe Savini, si inserisce nella polemica sulla manutenzione dell'area industriale della Val di Sangro, che ha visto contrapposti in questi giorni il primo cittadino Giulio Borrelli e il consigliere regionale Mauro Febbo (Forza Italia).

“Ne approfitto – afferma Savini - per esprimere un senso di tenerezza per il circolo del Partito Democratico di Atessa. Sarebbe, infatti, bastata una semplice telefonata al membro del consiglio di amministrazione dell’Arap, ex segretario provinciale del Pd di Chieti, per farsi spiegare ciò che Borrelli non ha spiegato: la riunione dello scorso 19 dicembre 2022 con Honda e Sevel è stata convocata dall’Arap!! Il sindaco Borrelli ha chiesto al sottoscritto di partecipare ed io per rispetto istituzionale l’ho invitato”.

“In quella riunione sono stati illustrati alle aziende gli interventi in essere e futuri – spiega Savini - ed è stato ricordato che qualsiasi tipo di spesa dell’Arap, che non percepisce soldi pubblici come il Comune, viene erogata a corrispettivo, cioè viene ribaltata sulle imprese. Pertanto, per non gravare in questo difficile periodo sulle tasche degli imprenditori, la giunta Marsilio, insieme all’assessorato alle Attività produttive, ha previsto già all’inizio della legislatura il reperimento della copertura finanziaria al fine di riammodernare i 186 km di strade consortili abbandonate da 30 anni, con l’utilizzo di Fondi europei con la programmazione 2021-2027, come ben spiegato da Febbo. Faccio notare che questo rappresenterebbe un grande rilancio per il tessuto economico della Regione per l’attrazione degli investimenti e il rafforzamento dei servizi all’impresa, se associato al project financing per la riqualificazione ed efficientamento della pubblica illuminazione. Progetto già in essere in quanto fortemente voluto da questo consiglio di amministrazione e dall’attuale giunta regionale”.

Per Savini è anche “l’occasione per ricordare che nella programmazione 2014-2020 delle risorse europee la giunta precedente non ha messo un euro per queste tematiche. Dove erano il sindaco Borrelli ed il Pd di Atessa? Nella realtà dei fatti il sindaco Borrelli è uscito sui giornali proprio ora che si stanno programmando gli investimenti, pensando di far credere all’opinione pubblica che gli stessi, programmati due anni fa dalla Regione Abruzzo, siano frutto del suo intervento”.

Continua, parallelamente, anche il botta e risposta tra Febbo e Borrelli. “Dal sindaco Borrelli abbiamo ottenuto una prima parziale verità: il Comune di Atessa incassa circa 1 milione di euro, dei 4 derivanti dalle imposte Imu – afferma il capogruppo regionale di Fi - Nella sua ammissione però il sindaco fa riferimento solo ai capannoni catastalmente individuati nella categoria D. Vorrei chiedergli quindi di farci sapere quanto la sua amministrazione incassa per gli altri fabbricati, in particolare per quelli delle categorie A10 e C. Immagino che in quel caso si superi abbondantemente il milione di euro. Per questo ritengo che un buon amministratore abbia il dovere di indirizzare una parte consistente di quegli introiti nell’implementazione di servizi e investimenti dedicati, in particolare, proprio a quelle realtà che versano annualmente le imposte. Quanto alle risorse distribuite con la legge di bilancio, che non sono 12 milioni di euro, Borrelli farebbe bene a chiederne conto ai consiglieri regionali di opposizione (Pd e M5S) o al membro di nomina centrosinistra del Cda di Arap, Cordisco (fino a poche settimane fa segretario provinciale del Pd), per capire quanti di quei fondi siano stati trasferiti ad Arap e ai Comuni. Probabilmente si accorgerebbe di aver preso l’ennesima cantonata. Ribadisco che la Regione sta facendo la sua parte per la Val di Sangro e, come avevo anticipato, l’Arap interverrà nell’immediato per la messa in sicurezza dell'incrocio tra via Italia e via Genova (incrocio Honda Italia) con un investimento di circa 23.000 euro. L’intenzione però è fare molto di più appena avremo a disposizione i Fondi di sviluppo e coesione che, a differenza del precedente governo regionale di centrosinistra D'Alfonso-Paolucci, vogliamo indirizzare alla valorizzazione delle infrastrutture utili agli insediamenti di un’area strategica come la Val di Sangro”.

“Febbo pretende di avere l’ultima parola come difensore d’ufficio delle inefficienze dell’Arap – replica a stretto giro Borrelli - ma aggrava solo le responsabilità del suo assistito e della giunta regionale. Qui, infatti, non c’entrano niente le entrate del Comune che sono pubbliche e chiunque può verificarle. Il sindaco di Atessa e le maggiori aziende della Val di Sangro (dalla Honda alla Sevel) hanno posto problemi reali e sollecitato interventi di stretta responsabilità dell’Arap. L’Azienda regionale delle attività produttive rivendica, costantemente e anche nelle sedi giudiziarie, che quelle aree sono sotto la propria esclusiva competenza per quanto riguarda la programmazione industriale e la gestione del territorio. Le aziende pagano anche contributi come 'corrispettivo' di servizi che, per legge, l’Arap dovrebbe fornire. Febbo ci fa sapere che la Regione ha intenzione di fare, in futuro, grossi investimenti nella Val di Sangro. Staremo a vedere se e quando si realizzeranno. Per ora sappiamo che la Regione ha distribuito, a fine anno, 12 milioni di euro a pioggia per attività non tutte di primaria importanza. L’elenco dei beneficiari è ormai pubblico. Non devo, quindi, chiedere nulla a nessuno. Dico solo: è una vergogna per la giunta regionale, per i gruppi di maggioranza e di minoranza”.

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