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Sull'app per i buoni spesa scoppia la lite tra Fratelli d'Italia e La sinistra con Diego

Il gruppo di maggioranza punta il dito soprattutto contro l'ex vice sindaco Giampietro, replicando con stizza alle sue affermazioni

Duro attacco del gruppo La sinistra con Diego a Fratelli d'Italia, che aveva intimato di accelerare i tempi per la richiesta dei buoni spesa, allarmando: "Le famiglie non hanno il pane per Natale". 

Nel bersaglio, in particolare, sono finite alcune affermazioni degli ex assessori Carla Di Biase e Giuseppe Giampietro, oggi alla minoranza, che il gruppo di maggioranza accusa di "un grave attacco" e di aver offeso, in particolare, l'assessora Mara Maretti. 

"Dovremmo ringraziare la precedente giunta - puntano il dito Alberta Giannini, Silvio Di Primio ed Edoardo Raimondi - che operava con carta e penna nell’era del digitale: inutile rammentare la situazione di assenza di comunicazione digitale tra anagrafe, servizio acquedotto, gestione tasse comunali che costringe i cittadini a code su code in uffici diversi".

L'attacco dei consiglieri del gruppo La sinistra è feroce: "Siamo consapevoli che siate talmente abituati a ricevere gente nei vostri uffici e distribuire manualmente i buoni, in barba al distanziamento, alla sicurezza, alla privacy ed al buon senso, ma ci sono scelte che hanno bisogno di coraggio ed uffici, nei quali gli iter burocratici subiscono intoppi, che da costoro sono stati plasmati al lento, fascinoso ma inesorabile uso di carta e penna. Ad ogni modo godiamo ancora di un importante vantaggio temporale rispetto a quanto fatto a marzo". 

Poi, l'affondo finale contro l'ex vice sindaco Giampietro, che aveva puntato il dito contro l'assessora Maretti, docente universitaria, affermando: "Capiamo bene che passare dalle confortevoli aule universitarie a quelle frenetiche dell'amministrazione comunale. senza avere esperienza amministrativa e contatto con la realtà, richieda un cambio di ragionamento e di approccio metodologico, con tutte le difficoltà che comporta la capacità di trasformare le idee in azione, valutando l'impatto con la realtà”. 

E La sinistra controbatte, attaccando Giampietro "che asserisce, denigrando, di fatto, la cultura e l’università, che tali disagi siano causati dalla frequentazione, da parte della dottoressa Mara Maretti, dell’ateneo e di conseguenza la inutilità dello studio in favore della politica vista come professione. È inutile rimarcare quest’aspetto ed inutile ricordare che per noi la politica è una missione, missione che ci ha permesso di trovare una splendida e capace professionista che ha accettato di buon grado di impegnarsi per la nostra città".

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