rotate-mobile
Università

Gli studenti della d'Annunzio chiedono il ripristino della modalità mista per esami e lezioni

La proposta protocollata all’Ateneo dai rappresentanti degli studenti della lista 360 Gradi dopo le ultime delibere di Senato Accademico: "Non ci sentiamo tutelati"

Dal 1° settembre esami scritti e prove orali saranno svolti esclusivamente in presenza (tranne per casi eccezionali documentati di grave malattia o per gravidanza) all’università d’Annunzio, ma per gli studenti dell’associazione 360 Gradi tale decisione del Senato accademico rischia di non tutelare l’intera collettività studentesca portando anche a discriminazioni.

Per questo gli studenti hanno inviato una lettera al rettore Caputi e lanciato una petizione chiedendo il ripristino della modalità mista delle attività didattiche, ovvero in presenza e a distanza, da settembre e per almeno il primo semestre 2021/2022.

“La modalità mista –  spiegano i rappresentanti degli studenti della lista 360 gradi - ad oggi, è l’unica che garantisce equità per tutti. Fra gli studenti che vorrebbero poter restare online molti contestano la scelta di dover presentare una certificazione di malattia: a chi la dobbiamo presentare? Quanti sapranno che problema ho? E i miei colleghi che mi vedranno online? Perché non possiamo semplicemente scegliere come prima senza essere discriminati? Si chiedono in molti. Altri contestano il fatto di essere stati dimenticati o di essere stati lasciati indietro dall’Istituzione perché non si tiene conto di tutte le altre problematiche esistenti come, ad esempio, quelle di natura economica e di tutto ciò che non è nel parametro di malattia grave e gravidanza”.

Ma anche chi desidera tornare in presenza si dice deluso dal fatto che “per l’ennesima volta siamo lasciati in balia delle disposizioni e non ci venga garantita perlomeno la modalità mista, così da poter valutare di trovare un affitto nella propria sede”, altri, immunodepressi, sono increduli di non poter comprendere “quali servizi e organizzazioni didattiche saranno messe in campo per la sicurezza sanitaria, così da poter tornare anche noi, volendo, in università”. 

Gli studenti dell’Ud’A chiedono di essere tutelati: “Siamo a luglio e mancano le linee guida per gli esami ‘esclusivamente in presenza’ e per le lezioni si vedrà a settembre, come lasciano intendere le disposizioni. Cosa cambia se poi ci troviamo in fila e ammassati in un unico spazio per poter fare gli esami di profitto? Non è un rischio anche quello? non si è parlato nemmeno di tamponi gratuiti per chi volesse usufruirne prima di fare un esame visto che non c’è obbligo di vaccinazione per nessuno in Ateneo, dagli studenti, al personale tecnico e docenti; nessun chiarimento nemmeno sulle liste dei docenti immunodepressi così che non si sappia di dover fare l’esame esclusivamente online a pochi giorni dall’esame stesso; per non parlare del fatto che non sono stati ancora previsti accordi per abbassare il prezzo degli affitti che oscillano di molto data l’emergenza o del fatto che non ci sono ancora luoghi predisposti per lo stazionamento degli studenti una volta giunti in Ateneo. Vogliamo che si faccia una scelta che ci tuteli  - concludono gli universitari di 360 Gradi - perché paghiamo tutti le tasse e quest’anno sono anche più care nonostante l’epidemia!” Il Covid non è ancora una realtà che ci siamo lasciati alle spalle come tutti desideriamo e gli studenti vogliono essere liberi di scegliere la modalità senza dover dire perché la stanno scegliendo”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti della d'Annunzio chiedono il ripristino della modalità mista per esami e lezioni

ChietiToday è in caricamento