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Saldi: il primo weekend nero per Confcommercio a Chieti

Segni meno soprattutto all'abbigliamento e alle pelletterie (-30%) rispetto allo stesso periodo del 2014, si difendono solo le calzature (+5%). Confcommercio: "Basta anticipare le date dei saldi"

Primo week-end dei saldi “nero” secondo un’indagine effettuata da Confcommercio Chieti. Segni meno in tutti i settori del commercio al dettaglio con la maglia nera che spetta di diritto all’abbigliamento e delle pelletterie (-30%) rispetto allo stesso periodo del 2014, si difendono solo le calzature (+5%).

L’associazione di categoria, che ha inviato un questionario ai suoi associati per monitorare la mole degli affari riscontrati nel primo fine settimana dei saldi invernali, ha registrato vendite in picchiata rispetto al primo fine settimana degli sconti del gennaio 2014.

La debacle di abbigliamento e pelletteria è seguita a ruota dagli articoli sportivi (-10%), dai prodotti tessili e per la casa (-10%) e dal’intimo (-5%). I capi più richiesti dagli utenti restano i capispalla, i piumini, i cappotti e le borse. Lo scontrino medio digitato nei negozi teatini, invece, è pari a 110 euro.

“Basta anticipare le date dei saldi” tuona Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti, stigmatizzando anche l’atteggiamento di alcune emittenti televisive che continuano a parlare solo della grande distribuzione con servizi mirati. “Il piccolo commercio – spiega - è in agonia. La situazione è difficile perché i saldi hanno perso il loro fascino e, attualmente, rappresentano un altro fardello che pesa come un macigno sui commercianti onesti poiché è sempre più difficile vendere a prezzo pieno la merce di stagione”.

 Per Confcommercio si tratta è l’ennesima conferma che le date dei saldi, a partire da quelli estivi, vanno procrastinate di almeno un paio di settimane. “Lo faremo presente- avverte Tiberio- in tutte le sedi opportune”.

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