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Il futuro dei lavoratori di Teateservizi, la preghiera dei sindacati: "Non si perda un solo giorno per la procedura di affidamento diretto"

La società è stata dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Chieti lo scorso 21 febbraio. Questa mattina l’incontro convocato in prefettura, su richiesta delle organizzazioni sindacali

Il futuro dei lavoratori di Teatservizi, oggi sospeso a causa della sentenza di fallimento del tribunale di Chieti, sta a cuore a tutti ed è sulla richiesta di esercizio provvisorio, che dovrà essere presentata dal curatore, che ora si gioca l'ultima partita. Di questo si è parlato mercoledì mattina nel corso dell'incontro convocato in prefettura, su specifica richiesta delle organizzazioni sindacali che hanno ritenuto necessario coinvolgere il prefetto Mario Della Cioppa nell’esame dei possibili scenari relativi al futuro dei lavoratori.

All’incontro hanno partecipato, oltre ai segretari provinciali e gli Rsa delle sigle sindacali, il curatore avvocato Flacco, il sindaco Ferrara, il capo di Gabinetto del prefetto Martina Iurescia. 

Durante la riunione, il curatore ha illustrato la situazione della società partecipata e, segnatamente, la posizione dei lavoratori, impegnati nei due servizi di riscossione tributi per il Comune e gestione parcheggi a pagamento, sottolineando come "ìl’art.104 della legge fallimentare gli consenta di richiedere al tribunale l’esercizio provvisorio, e che quest’ultimo può concedere tale misura solo laddove non vada a recare vulnus ai creditori della società fallita. 

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"Laddove il tribunale conceda l’esercizio provvisorio - si è detto -  lo stesso potrà riguardare uno o entrambi  servizi, atteso che il sindaco Ferrara ha confermato quanto già detto nei giorni passati in merito alla possibilità di internalizzazione del servizio parcheggi, aggiungendo che, laddove si concretizzi tale ipotesi, i rapporti di lavoro dei lavoratori somministrati impegnati in questo servizio verranno prorogati".

Lo stesso sindaco Ferrara invece ha escluso la possibilità di una internalizzazione del servizio riscossione, a causa dei vincoli dettati dalla situazione di dissesto in cui versa l’Ente, ma ha rassicurato i sindacati sulla volontà di procedere, nelle more dell’indizione di una gara europea, ad un affidamento diretto in via di urgenza  del ramo ad una società impegnata in attività analoga: "Sarà cura del Comune garantire il rispetto della clausola di salvaguardia da parte della nuova società affidataria, tutelando dunque la continuità occupazionale dei lavoratori in forza alla Teateservizi" le sue parole.

I tempi per l’affidamento diretto, laddove anche il ramo della riscossione tributi non rientri nell’esercizio provvisorio richiesto dal curatore, secondo un preciso impegno assunto dal sindaco, saranno ristrettissimi, compatibilmente con la normativa, e comunque non inferiori ai 30 giorni necessari per il completamento della procedura. 

Sul punto le organizzazioni sindacali hanno sottolineato più volte l’urgenza di conoscere con certezza le sorti dei lavoratori attualmente sospesi, "consapevoli dello sforzo compiuto dall’avvocato. Flacco finora e della apertura del Comune in merito alla salvaguardia delle posizioni lavorative".

"Non si perda un solo giorno per la procedura di affidamento diretto in via di urgenza nelle more dell'indizione della gara europea - la richiesta - nel caso non venga accolto l esercizio provvisorio per entrambi I servizi al momento sospesi iniziando la stessa subito dopo le decisioni assunte dal tribunale e dal curatore in merito". 
 

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