“Stellantis in Italia a rischio senza sussidi”: le parole di Tavares allarmano i sindacati

C'è una generale preoccupazione tra i sindacati italiani dopo le dichiarazioni del ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che appena una decina di giorni fa è stato in visita allo stabilimento dei furgoni di Atessa.

Anche in quell'occasione Tavares non aveva nascosto le critiche al governo per i ritardi dei sussidi per sostenere le vendite dei veicoli elettrici, lamentando di aver perso molti volumi di produzione. E nel giorno della presentazione del piano di incentivi, l'ad di Stellantis ha acceso la scintilla.

“L'Italia – ha detto il manager all'agenzia Bloomberg - dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce meno nel nostro Paese. Si tratta di un capro espiatorio nel tentativo di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in l'Italia".

"Siamo dispiaciuti e arrabbiati. Le dichiarazioni di Tavares sono preoccupanti e ingenerose nei confronti dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani di Stellantis - afferma il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella - Sono anche sbagliate nella tempistica: arrivano lo stesso giorno in cui si decidono gli incentivi".

"Chiederemo immediatamente un incontro a Tavares - spiega Palombella - per avere chiarimenti sulle sue reali intenzioni. Non era mai successo che, a fronte di difficoltà che non dipendono dall'organizzazione e della produttività degli stabilimenti, si puntasse il dito in modo incauto su due stabilimenti da sacrificare (si tratterebbe di Mirafiori e Pomigliano, ndc) se il governo non dovesse intervenire con gli incentivi. Se Tavares ha da dire qualcosa al governo la dicesse al governo. Chiederei di abbassare le polemiche e guardare agli interessi del paese e dei lavoratori".