Rinnovato l'esecutivo della comunità del parco della Majella
La Comunità del Parco Nazionale della Maiella, nella seduta di giovedì 24 ottobre, a Sulmona, ha deliberato le designazioni dei membri del consiglio direttivo di sua competenza. Il centrosinistra si conferma maggioritario in seno all'assemblea, eleggendo tre rappresentanti su quattro: Tiziana Di Renzo, vicesindaco di Lama dei Peligni, Guido Angelilli, sindaco di Pacentro, Alessandro D'Ascanio, sindaco di Roccamorice e attuale presidente della Comunità medesima, che dunque passerà la mano all’atto del decreto ministeriale previsto per i primi dell’anno nuovo. Per il centrodestra c’è stata la riconferma di Maurizio Bucci, sindaco di Gamberale.
"In tal modo – commenta D’Ascanio –, si concretizza un rinnovamento dell'organo di governo, garantendo equilibrio tra i territori e rappresentanza di genere. In particolare, il Partito Democratico, elegge Tiziana Di Renzo e Alessandro D'Ascanio nell'organo di governo di un ente di fondamentale importanza per lo sviluppo delle aree interne. Numerose le sfide del Parco Nazionale della Maiella per i prossimi mesi: dal procedimento di aggiornamento di Piano e del Regolamento (strumenti di programmazione), alle azioni di razionalizzazione e arricchimento della rete dei Centri d’Informazione, dalle politiche di valorizzazione turistica a quelle della mobilità sostenibile, dai progetti di sviluppo della green economy al riequilibrio delle risorse tra i territori".
"È un risultato importante – dichiara Mario Mazzocca, attuale membro 'esperto' del Consiglio del Parco e predecessore di D’Ascanio alla guida della Comunità dei sindaci –, che consentirà di proseguire quella azione di rinnovato vigore nelle azioni messe in campo dal Parco negli ultimi anni e garantirà al neo presidente dell’ente Lucio Zazzara di ripartire da un corposo e concreto bagaglio di attività, tanto strategiche quanto puntuali, che ha determinato la decisa riduzione delle distanze fra parco e territorio e la soluzione di diversi problemi beneficiando di una nuova stagione di attenzioni. A partire dalla decisione, attesa da anni ed assunta responsabilmente dall’attuale Consiglio Direttivo, di riformulare integralmente il regime sanzionatorio; un sistema iniquo, generato da una Delibera emanata dal duo Giuliante-Cimini 10 anni or sono, e che solo due anni fa, comunque dopo la nostra assunzione di responsabilità, fu dichiarato illegittimo anche dalla stessa Avvocatura dello Stato".