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Cronaca Torino di Sangro

Parco costa teatina, i sindaci bocciano la perimetrazione di De Dominicis

I primi cittadini di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo hanno convenuto sul fatto che le cartografie su cui è stato disegnato il progetto siano troppo datate

Bocciata la perimetrazione del parco della costa teatina elaborata dal commissario Pino De Dominicis: per i sindaci dei territorio interessanti (Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo), le cartografie su cui è stato disegnato il progetto sono troppo datate. 

Il giudizio unanime è arrivato ieri sera (giovedì 4 giugno), nella riunione indetta nella sala consiliare del Comune di Torino di Sangro, in cui i primi cittadini dei comuni costieri hanno analizzato la proposta che hanno ricevuto informalmente in occasione della riunione convocata dal governatore Luciano D'Alfonso lo scorso 18 maggio.

In una nota ufficiale inviata dal sindaco di Torino di Sangro, Silvana Priori, si legge: "In particolare è stato evidenziato l'utilizzo di vecchie cartografie non aggiornato all'attuale livello di antropizzazione del territorio. Inoltre il perimetro del parco è stato tracciato senza tenere in considerazione le evidenze scientifiche relative ad aree di pregio naturalistico meritevoli di tutela speciale. Da ambienti ministeriali si riferisce che l'istituzione del Parco sia ormai cosa fatta (mancherebbe solo la firma del decreto); a questo punto - prosegue la nota - è evidente che qualora la perimetrazione proposta venisse approvata senza le dovute e necessarie correzioni ci sarebbero delle rilevanti ripercussioni socio-economiche negative sul territorio. Occorre pertanto agire con tempestività e coralità. In tal senso tutti i sindaci hanno condiviso un documento che sarà inviato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed alle altre autorità sovracomunali coinvolte, affinché si possano approfondire le riflessioni sulla perimetrazione, conformando la stessa alle reali esigenze di tutela e valorizzazione del territorio, acquisendo i dati scientifici sulle aree protette presenti e biodiversità, evitando di includere all'interno del Parco aree prive di pregio naturalistico quali porti, aree industriali e artigianali, zone altamente antropizzate. I sindaci - conclude la nota - chiederanno altresì di essere ascoltati dalle autorità, in quanto depositari degli interessi delle comunità locali".

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