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Cronaca

No a Ombrina mare: riunione a Chieti venerdì primo marzo

L'incontro alle 15 nella sede della Camera di Commercio. L'associazione B&B Parco Maiella Costa Trabocchi invita tutta la categoria a prendere posizione "contro tale scempio delle nostre prospettive"

La provincia di Chieti si mobilita contro la piattaforma petrolifera Ombrina Mare, davanti alla Costa dei Trabocchi, approvata dal Governo in extremis. Wwf e Confcommercio promuovono per venerdì prossimo, primo marzo, una riunione aperta a tutti per dire no alla petrolizzazione della costa.

INCONTRO VENERDI 1 MARZO - L'incontro è previsto dalle ore 15 nella sede di Chieti Scalo della Camera di Commercio (ex Foro Boario) e sostituisce la riunione dapprima in programma a Fossacesia, dato l'alto numero di adesioni. “La piattaforma-raffineria Ombrina-mare è un centro-oli al cubo, con enormi rischi per l'ambiente e l'economia abruzzese e del medio-basso Adriatico” spiegano dal Wwf.

APPELLO DEGLI OPERATORI TURISTICI - Contro il gigante dell'inglese Mediterranean Oil and Gas tornano a farsi sentire anche gli operatori del turismo: dall’associazione B&B Parco Maiella Costa Trabocchi invitano tutta la categoria a prendere posizione netta “contro tale scempio delle nostre  prospettive”.

“Come possiamo andare avanti a proporre la nostra costa e fare marketing di immagine e di qualità del nostro territorio – osserva il portavoce Pasquale Cacciacarne - se poi si approva un impianto di estrazione e di raffinazione petrolifera con l’illusione di sviluppo di 200 posti di lavoro senza calcolare il danno economico ed occupazionale di tutti gli altri settori economici che si andrebbe a realizzare? Come associazione di operatori turistici diciamo con forza no a queste scellerate scelte che vanno contro gli interessi della maggior parte degli operatori e dei cittadini della nostra regione”. Proprio ieri il programma Rai “Linea Verde” ha trasmesso le immagini della Costa dei Trabocchi e del territorio retrostante, con la proposta di valorizzazione di tutto il territorio, del suo mare, dei suoi vigneti e delle grandi potenzialità turistiche.

“Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e di programmare le attività economiche migliori – dice ancora Cacciacarne -  di qualità, che tengano presente la valorizzazione del territorio che sicuramente non si esaurirà, come lo è per il petrolio, tra un decennio”.

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