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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Lanciano

Fabbricava armi e congegni esplodenti in casa: condannato a un anno l'operaio lancianese

Per il 48enne, a giudizio con il rito abbreviato, sono cadute le accuse più pesanti: provata solo la fabbricazione di artifici pirici. La Procura ricorrerà in appello

È stato condannato, con il rito abbreviato, a un anno di reclusione e 10mila euro di multa, pena sospesa, l'operaio 48enne di Lanciano, arrestato nel giugno 2021 con l'accusa di fabbricare armi rudimentali e congegni esplodenti in casa e di mostrare poi agli utenti del web.

Nella sua officina all'epoca la polizia aveva sequestrato numerose armi, come anche account e profili social attraverso i quali diffondeva dei veri e propri video-tutorial.

In udienza davanti al gup Giovanni Nappi per l'operaio, assistito dall'avvocato Luigi Feliziani, sono cadute le accuse più gravi, ben cinque capi d'imputazione su sei. Alla fine è stata provata solo la fabbricazione di artifici pirici. Cadute invece le accuse di fabbricazione di armi da guerra o di istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico. Nessun collegamento con ambienti terroristici è stato provato, benché del caso si occuparono anche la Digos e la Direzione centrale della polizia di prevenzione antiterrorismo.

Il pm aveva chiesto 4 anni di reclusione e ha impugnato la sentenza per ricorrere in appello, come farà anche il difensore dell'operaio.

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