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Cronaca

Emergenza rifiuti: differenziata bloccata in alcuni comuni

Rifondazione Comunista: "Alcuni comuni della provincia si sono visti rifiutare il conferimento dell'organico negli impianti del Civeta perchè le vasche di trattamento erano quasi tutte piene"

Ancora emergenza rifiuti in Abruzzo: l'ultimo capitolo di una saga che sembra infinita si è consumato nei giorni scorsi quando, in alcuni Comuni del chietino, la raccolta differenziata è stata bloccata. In pratica il conferimento dell'organico negli impianti del Civeta è stato negato perchè le vasche di trattamento risultavano essere "quasi tutte piene a causa di una grande mole di conferimenti". Alcuni comuni, dopo aver contattato altri Consorzi abruzzesi, sono stati costretti a conferire l'organico in un impianto in Emilia Romagna.

La denuncia arriva dal partito della Rifondazione Comunista, che torna a puntare il dito sul modo con cui la Regione pensa di gestire i rifiuti in Abruzzo. 
"Davanti a quanto accaduto nei giorni scorsi come si può ipotizzare la trasformazione di impianti, che già oggi, per responsabilità dei suoi amministratori, non soddisfano le esigenze locali, in poli ecologici a servizio dell'intera Regione" si chiedono Riccardo Di Gregorio e Nicola Tinari, segretari rispettivamente del Prc di Chieti e di Pescara.

"La gestione dei rifiuti - aggiungono - sta ancora scontando inefficienze e gravissimi ritardi gestionali. La direttiva europea 98/2008 e la legislazione italiana prevedono, entro la fine del 2012, il raggiungimento di precise percentuali di raccolta differenziata (65%). L'Abruzzo continua ad allontanarsi dall'Europa e a vivere alla giornata".

Nel pescarese ad esempio, nei prossimi giorni scadranno i 6 mesi di "gestione provvisoria", dopo l'emergenza dovuta alla chiusura anticipata della discarica "Colle Cese" di Spoltore. "Si rischia il blocco totale della raccolta dei rifiuti - spiegano - o il proseguire di una gestione totalmente precaria, avvantaggiando ulteriormente la posizione semi-monopolistica di Deco".

Rifondazione Comunista torna a chiedere all'Abruzzo di puntare a una gestione integrata dei rifiuti europea, senza scorciatoie inutili e costose.

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