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Cronaca

Confesercenti: "I nuovi progetti su Chieti sono supermercati e non centri commerciali"

Ma i commercianti tremano lo stesso perchè si sentono abbandonati dalle istituzioni. D'Urbano e Legnini intervengono sulla polemica relativa ai quattro nuovi insediamenti commerciali annunciati in città

Quanta paura fa a Chieti l'apertura annunciata di quattro nuovi supermercati. Perchè è di supermercati che si tratta, come chiarisce la Confesercenti, poichè all'inizio dell'anno è stata approvata la moratoria che dice stop alle autorizzazioni di nuovi centri commerciali in Abruzzo fino al 2018.

Una paura però che dimostra quanto le istituzioni abbiano abbandonato il commercio teatino, secondo il presidente comunale di Confesercenti Danilo D'Urbano e il direttore provinciale Lido Legnini. "I nuovi progetti su Chieti sono supermercati e non centri commerciali - ribadiscono -  ci preoccupa la saturazione che si va raggiungendo in alcune zone come lo Scalo sul piano alimentare, ma siamo convinti che la media distribuzione sia utile se si insedia nei centri urbani, in quanto riporta in città gente che andrebbe nei centri commerciali".

Secondo D'Urbano e Legnini il vero problema di Chieti è l'assoluta mancanza di un progetto per il centro e lo Scalo, la totale carenza di parcheggi, piani di rilancio, incentivi, visione. "Gli eventi ricreativi senza un progetto strutturale sono solo fuochi di paglia che non fermano la desertificazione delle nostre strade. Ecco perché la reazione dei commercianti anche di fronte a quattro supermercati è la paura: si sentono abbandonati da tutti. Ora - proseguono presidente e direttore di Confesercenti - lamentarsi non basta e il tempo sta per scadere: di fronte all'immobilismo di alcune istituzioni, tocca a noi. Con la Camera di Commercio, il suo presidente e le altre organizzazioni stiamo già lavorando ad un importante progetto che attraverso alleanze con altre istituzioni (università, sovrintendenza, provincia, regione) possa dare un segnale di inversione di tendenza, partendo dalla voglia di innovazione che tanti ci commercianti stanno manifestando in questi giorni.

E proporremo alle altre associazioni di categoria e movimenti civici un fronte comune per bloccare la speculazione e rilanciare il centro storico e lo Scalo. L'esperienza di altre città ci insegna che solo con un forte impegno degli operatori si può cambiare strada".

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