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Cronaca Lanciano

Assistenti sociali aggredite a Lanciano, interviene l'Ordine regionale

Le due colleghe hanno avuto rispettivamente 20 e 10 giorni di prognosi. La presidente D'Atri: "Noi assistenti sociali ogni giorno lavoriamo in situazioni di concreto pericolo per la nostra incolumità personale"

Rabbia e preoccupazione da parte della categoria alla notizia della grave aggressione subità da due assistenti sociali giovedì scorso a Lanciano quando un uomo, durante un incontro protetto per vedere le figlie, ha avuto uno scatto d'ira e ha sbattuto un assistente sociale contro un muro, picchiandola ripetutamente al volto e allo stomaco, riservando lo stesso trattamento a una collega che cercava di proteggerla.

Le due dipendenti comunali sono state accompagnate dall'ambulanza del 118 al Pronto Soccorso e sono state poi dimesse rispettivamente con 20 e 10 giorni di prognosi. L'aggressore è stato querelato.

"Tutta la comunità professionale è sconvolta e addolorata per questo grave episodio e ha manifestato vicinanza alle nostre colleghe - commenta la presidente dell'Ordine Regionale degli Assistenti Sociali (Abruzzo), Francesca D'Atri - Confidiamo che la giustizia faccia il suo corso perchè atti del genere non si possano e devono più ripetere: è necessario, oggi più che mai, da parte delle Istituzioni assumersi le proprie responsabilità e dare un segnale forte teso alla protezione e alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.

Purtroppo, mi rammarica constatare che noi assistenti sociali ogni giorno lavoriamo in situazioni di concreto pericolo per la nostra incolumità personale in quanto troppo spesso siamo vittime di minacce verbali e a volte anche aggressioni fisiche da parte delle persone che seguiamo nei percorsi d'aiuto, specie laddove c'è un mandato dell'autorità giudiziaria e le persone non si rivolgono spontaneamente ai servizi sociali.Ci batteremo, come Consiglio dell'Ordine regionale, affinché le istituzioni competenti mettano in atto tutte le misure adeguate per poter fronteggiare e prevenire adeguatamente tali situazioni in modo da tutelare gli operatori e gli utenti che si trovano negli stessi uffici ad essere “spettatori” passivi di tali episodi".

Intanto l'Ordine Regionale, in raccordo anche con l'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, ha attivato tutte le procedure previste per fronteggiare gli episodi di aggressività ai danni dei colleghi e ha espresso tutta la propria incondizionata solidarietà e vicinanza alle due dipendenti del Comune frentano.

Venerdì, durante il Convegno organizzato dal Sunas Nazionale e dal Sunas Regionale a Chieti, la presidente D'Atri ha ribadito la necessità che i sindacati continuino a portare avanti le istanze tese all'adozione da parte delle istituzioni dei provvedimenti necessari ed imprenscindibili per tutelare anche i lavoratori del sociale da episodi di aggressività e violenza.

"Armiamoci tutti del coraggio che hanno avuto le nostre colleghe per assumerci le nostre responsabilità - conclude - e vincere la battaglia per tutelare anche gli assistenti sociali e rendere i posti di lavoro luoghi sicuri dove poter espletare il proprio operato a favore della società e delle persone più fragili".

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