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Sabato, 27 Aprile 2024
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Eutanasia, in Abruzzo parte la raccolta firme per la proposta di legge regionale

L'associazione Luca Coscioni da gennaio avvia una raccolta firme per una legge in grado di "garantire tempi certi sul tema del suicidio assistito"

A sei mesi dalla morte di Federico Carboni, che dopo un lungo iter giudiziario riuscì ad accedere al suicidio assistito, l'associazione Luca Coscioni lancia anche in Abruzzo una raccolta firme per sostenere una la proposta di legge regionale sull'eutanasia.

"Federico Carboni, conosciuto come 'Mario', dopo oltre 20 mesi di calvario fisico e giudiziario causato dal servizio sanitario regionale delle Marche. è stato il primo in Italia ad avere chiesto e ottenuto l’accesso al suicidio medicalmente assistito, reso legale dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul caso Cappato-Antoniani" ricorda l'associazione Luca Coscioni spiegando di aver deciso "di avviare un iter di raccolta firme per una proposta di legge regionale, che possa garantire tempi certi sul tema del suicidio assistito, evitando altri calvari come quello subito da Mario" e che sia "in grado di evitare ulteriori torture di Stato”.

“A tre anni dalla sentenza della Corte Costituzionale e a un anno e mezzo dalla grande adesione popolare in occasione del referendum continuiamo ad attendere un cenno dal Parlamento. Servirebbe una legge che migliorasse quanto deciso dalla Consulta - si legge in una nota dell'associazione - eliminando le discriminazioni oggi in atto tra i malati che chiedono di poter accedere alla morte assistita (e includendo anche malati che non sono in possesso di trattamenti di sostegno vitale). Nel frattempo le Regioni possono e devono in autonomia applicare questa sentenza che ha portata di legge direttamente applicabile. Innanzitutto devono fornire risposte alle persone malate senza tempi dilatati e possono emanare una legge regionale in grado di determinare tempi e procedure certe, dalla richiesta all’accesso alla tecnica, senza ulteriori ostruzioni. Con questo obiettivo parte, con la ricerca di volontari e autenticatori su tutto il territorio nazionale, la raccolta firme utile alla presentazione di una proposta di legge regionale in grado di evitare ulteriori torture di Stato”. 

L'Abruzzo è tra le sette pronte a partire con la raccolta delle firme a inizio 2023, assieme a Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

L'associazione Luca Coscioni ha diramato un appello per la ricerca di volontari e autenticatori su tutto il territorio nazionale.

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