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Sabato, 27 Aprile 2024
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Sopralluogo di Marsilio a Chieti per la frana di viale Gran Sasso: "Si punta a ottenere lo stato di emergenza"

La Regione si impegna a sostenere la richiesta per il riconoscimento con il governo centrale. Ferrara: "È l'unico modo per avere fondi e promuovere un’azione ad ampio raggio"

Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, ha risposto all’esortazione del sindaco di Chieti con un sopralluogo, nel primo pomeriggio di oggi, lungo viale Gran Sasso, nella zona fortemente interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico dove nei giorni scorsi sono stati chiusi due edifici scolastici e una palazzina è stata interamente evacuata.

“Stiamo raccogliendo in un dossier tutti i dati relativi alle situazioni maggiormente critiche, aggravatesi ulteriormente con le piogge di maggio, non solo a Chieti ma anche a Bucchianico e Villa Celiera – ha dichiarato Marsilio. – L’obiettivo, anche se quanto accaduto in Abruzzo rappresenta una briciola rispetto a quello che è successo in Emilia Romagna, è di consegnarlo in tempi rapidi al Dipartimento nazionale di Protezione civile per cercare di ottenere dal Governo la dichiarazione dello stato di emergenza”.

Una richiesta che, se approvata, “ci consentirebbe di attingere a risorse importanti per la messa in opera di interventi di consolidamento di una certa portata senza attendere eventi calamitosi che potrebbero anche causare tragedie” ha precisato Marsilio.

Sul posto, nel primo pomeriggio di oggi, c’erano il sindaco Ferrara, il vicesindaco Paolo De Cesare, il consigliere con delega alla Protezione civile Vincenzo Ginefra, il funzionario comunale di protezione civile Tommaso Colella, il consigliere regionale Mauro Febbo, funzionari e tecnici dell’Agenzia di protezione civile regionale.

“Accogliamo positivamente l’ impegno di Marsilio. La Regione deve sostenerci nel riconoscimento dello stato di emergenza, unico modo per avere fondi e promuovere un’azione ad ampio raggio – ha commentato il sindaco Ferrara – e accogliamo con piacere anche il fatto che come presidente della Regione abbia preso degli impegni concreti e seri con noi, dopo aver toccato con mano le condizioni della collina vulnerabile, primo fra tutti quello di attivare la filiera istituzionale per reperire risorse nazionali ed europee per consentirci di agire in modo ampio e tempestivo”.

Poi il sindaco ha ribadito che l’amministrazione proseguirà con l’opera di monitoraggio e azione avviata da subito sul dissesto idrogeologico. “A breve affideremo l’incarico per un geologo, il professionista dovrà effettuare lo studio necessario all’aggiornamento del Pai, Piano di assetto idrogeologico, che attende da anni di essere attualizzato. Un passaggio importantissimo – ha aggiunto - per lo stato di emergenza e anche per attivare altri canali di finanziamento che per noi e per la zona sono vitali, perché gli studi devono essere ampliati, perché la messa in sicurezza è l’azione più urgente da fare e anche perché ci sono persone e famiglie che hanno perso la casa e che dovranno avere dei ristori, cosa possibile solo se verrà confermata ufficialmente la gravità della situazione e se si attivano tutte le istituzioni. Noi ci siamo, c’è anche la Regione, ora manca solo il Governo e veglieremo affinché risponda al nostro appello”.
 

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