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Screening di massa a Chieti, amministrazione al lavoro per organizzare una decina di postazioni per i test

Continuano le riunioni operative con tutti i soggetti interessati, intanto la consigliera del Pd Di Roberto replica alla polemica di Fratelli d'Italia

L'amministrazione comunale teatina continua le riunioni operative per organizzare al meglio lo screening di massa della popolazione per individuare eventuali positivi al Covid 19 asintomatici. L'iniziativa è promossa dalla Regione con la protezione civile regionale e la Asl. 

La partecipazione allo screening è su base volontaria, sia per i cittadini che per i medici e tutto il personale di supporto alle operazioni.

“Stiamo lavorando alacremente da settimane - spiegano il sindaco Diego Ferrara e l'assessore alla Sanità Giancarlo Cascini - con tutti i soggetti che ci consentono di coprire i tanti aspetti organizzativi, perché si faccia un’operazione davvero utile. Il coordinamento a livello provinciale è del prefetto, che segue personalmente la situazione, i tempi operativi sono dettati dalla Asl. La nostra non è e non sarà una corsa contro il tempo, innanzitutto perché siamo ben consci, prima da medici che da amministratori, che avremo a che fare ancora mesi con la pandemia, poi, perché ci preme fare partecipare allo screening il maggior numero di concittadini possibile, questo, viste anche le basse adesioni che si sono riscontrate un po’ in tutti i centri in Abruzzo dove si è già svolto, sia grandi che piccoli".

Ci si sta organizzando per operare su una decina di sedi cittadine dove convogliare la popolazione, che siano facilmente raggiungibili anche a piedi, ma ben fornite di parcheggi e dotate di confort e internet. L'obiettivo è di attivare almeno 20 linee o postazioni di prelievi in ciascuna di queste sedi. Al momento, sono al vaglio spazi come palazzetti dello sport e altri spazi di proprietà comunale. Le scuole, invece, ospiteranno solo lo screening sugli alunni e, se vorranno, sulle famiglie e tutto il personale scolastico.

"Con il Coc, Centro operativo comunale e le associazioni di protezione civile cittadine - aggiungono sindaco e assessore - abbiamo già predisposto un programma per il coinvolgimento di personale e volontari. Giunta e consiglieri di maggioranza saranno disponibili. Stiamo mobilitando tutte le nostre forze per coprire i profili amministrativi richiesti dal protocollo Asl, anzi, daremo personalmente man forte alla macchina organizzativa, scendendo in campo personalmente come giunta comunale e insieme ai consiglieri comunali di maggioranza che hanno già dato la propria adesione, ma l’invito è esteso a tutti i consiglieri che vorranno supportare il Comune e rendersi disponibili per raccogliere dati all’accoglienza delle sedi e per registrarli e inserirli nel sistema man mano che medici e sanitari effettueranno i tamponi".

In più, spiegano, "per arrivare alla gran parte della popolazione e se avremo abbastanza sanitari per farlo, stiamo ragionando anche sul dare una corsia preferenziale alle scuole, effettuando i tamponi ai ragazzi, alle loro famiglie e al personale didattico e non, questo in locali idonei ubicati all’interno dei plessi che aderiranno. Nelle scuole superiori provvederà invece la Asl a farli con un’organizzazione a parte".

"Nei prossimi giorni - puntualizzano gli amministratori - la griglia delle sedi sarà completa e partirà la fase di comunicazione e raccolta delle adesioni della popolazione, nonché di allestimento delle postazioni e del sistema per evitare il più possibile affollamenti e file. In queste ore ci sentiamo di fare un appello sia ai medici, che alle categorie di farmacisti e infermieri, perché si mettano a disposizione per la rilevazione dei tamponi. Si tratta di un impegno di pochi giorni, concentrato nel fine settimana, che sarà inserito in un sistema di turni, proprio perché non diventi gravoso. La nostra è una premura dettata dalla finalità dello screening, che non è quella di dimostrare capacità organizzative migliori di altri, ma di fare un numero di rilevazioni che ci aiuti a capire come combattere il Covid in città e qual è la situazione dei contagi sul territorio, per fronteggiarla anche con provvedimenti e assistenza. Si tratta di fare prevenzione in un momento che richiede a tutti la massima responsabilità e consapevolezza”.

Intanto, la consigliera del Partito Democratico Barbara Di Roberto replica alla polemica sollevata dai consiglieri di Fratelli d'Italia sui ritardi nell'organizzazione dello screening. 

L'esponente di maggioranza taccia come "strumentale e populista" la polemica dei consiglieri di minoranza, sollevata "in un momento delicato ed importante nella lotta contro il Covid-19, anche nell’ottica dell’organizzazione della campagna di vaccinazione finalmente partita su tutto il territorio regionale e nazionale. Dopo più di un anno di incertezze, sofferenze, perdite umane ed economiche, il Paese e la città di Chieti riescono a vedere una piccola luce di speranza e soluzione alla pandemia che ci ha stravolto la vita, e cosa fanno i rappresentanti politico-partitici del presidente di Regione Marsilio, ossia del commissario designato alla lotta dell’epidemia? Cavalcano l’onda della paura, della stanchezza, dell’emotività dei cittadini, per delegittimare l’amministrazione comunale che, non senza oggettive difficoltà per un carico di responsabilità che forse non gli erano neanche dovute, sta velocemente organizzando lo screening di massa secondo le disposizioni richieste dalla Asl, ma ascoltando e confrontandosi con tutti gli attori coinvolti (prefetto, pperatori medico-sanitari, associazioni di volontariato, dirigenti ecc.) nonché con i propri concittadini che quotidianamente al sindaco, o ai consiglieri di maggioranza, si rivolgono per informazioni ed interlocuzioni".

La consigliera Di Roberto accusa gli esponenti di Fratelli d'Italia di "fare propaganda persino sul Covid" e di diffondere messaggi "scorretti e pericolosi", perché potrebbero "far desistere la cittadinanza dal partecipare allo screening, di fatto inficiandone la valenza e gli obiettivi di tracciamento ai fini della prevenzione e della prossima vaccinazione".

La consigliera del Partito Democratico si rivolge a Miscia, Giampietro e soprattutto Di Biase consigliando loro "di ritrovare al più presto un sano buon senso civico e collaborare con l’amministrazione al posto di delegittimare quel 'sindaco-medico', che proprio in quanto tale ha sicuramente maggiore cognizione di cosa e di come agire a tutela della salute di tutti i propri cittadini".

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